La storia del piccolo Andrea, figlio Testimone di Geova operato a cuore aperto senza sangue

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ANCONA, 26 AGO - Una corsia dell'Ospedale regionale di Torrette con una barella nel corridoio.
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Operare senza l’uso del sangue è possibile? Nel dibattito sul tema, molto caro ai Testimoni di Geova e ai fedeli delle altre confessioni religiose che non vogliono sottoporsi a trasfusioni di sangue, si può ricordare quello che successe esattamente 24 anni fa, il 19 settembre del 1998, ad un bimbo di appena un anno di vita. Quel giorno Andrea, nome di fantasia, venne operato a cuore aperto per curare una malformazione cardiaca e l’intervento venne eseguito senza l’utilizzo del sangue: l’operazione chirurgica, unica nel suo genere, si svolse all’ospedale di San Donato Milanese.

L’INTERVENTO A CUORE APERTO

Il piccolo Andrea ha bisogno di essere operato a cuore aperto per risolvere una malformazione cardiaca da cui è affetto dalla nascita. Un intervento tutto sommato di routine per l’equipe di cardiochirurgia pediatrica del nosocomio, diretta dal dottor Alessandro Frigiola, se non fosse che i genitori del bimbo sono Testimoni di Geova e chiedono che l’intervento venga svolto senza ricorrere a trasfusioni di sangue.

L’ATTENZIONE VERSO I TESTIMONI DI GEOVA E I COMANDAMENTI DI OGNI RELIGIONE O DOTTRINA

“In quegli anni- spiega Frigiola- eravamo il primo centro d’Italia per il trattamento delle cardiopatie e rappresentavamo un punto di riferimento per i Testimoni di Geova. Abbiamo avuto sempre particolare attenzione agli interventi su questi pazienti. Come medico, infatti, devo prendere in considerazione il paziente e cercare di salvargli la vita ma, allo stesso tempo, cerco di rispettare il regolamento e i comandamenti o la filosofia di una qualunque religione o dottrina. Personalmente ho sempre spinto per cercare di aiutare i Testimoni di Geova”.

Il dottor Frigiola, dunque, acconsente ed escogita un espediente mai usato prima per venire incontro alle richieste della mamma e del papà del bambino. L’intervento dura circa tre ore e si conclude nel migliore dei modi: Andrea è salvo, oggi è un giovane di 25 anni e gode di ottima salute.

IL DOTTOR FRIGIOLA DONA UNA SECONDA VITA AL PICCOLO ANDREA

Questa è la storia del dottor Frigiola, l’uomo che 24 anni fa ha dato una seconda vita ad Andrea.
A raccontarla all’agenzia Dire è lo stesso direttore dell’Area Chirurgica Cuore-Bambino all’Irccs Policlinico San Donato di Milano, all’epoca dell’operazione 55enne. Oggi di anni ne ha 79 e ricorda perfettamente cosa accadde quel giorno e le ore che precedettero l’eccezionale intervento.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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