Le Regioni chiedono di non contare tra i ricoveri per Covid chi in ospedale finisce per cause differenti e poi risulta positivo, ma l’Istituto superiore di sanità frena. C’è il timore che sia un modo per evitare il cambio di colore che si basa proprio sul numero di posti letto occupati da pazienti positivi. Molte Regioni rischiano il passaggio a un livello di allerta più alto (arancione o rosso) se prosegue l’aumento dei ricoveri. Le Regioni chiedono anche di semplificare la fine dell’isolamento per un vaccinato con tripla dose positivo e asintomatico: «Liberiamolo dopo cinque giorni senza tampone». L’Istituto superiore di sanità, con una nota ufficiale, è perentorio nel dire no: «La sorveglianza deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)».
Cosa sta succedendo? La proposta di riforma della gestione del pacchetto Covid parte dai governatori. «Ci prendiamo 48 ore per completarla, quella che gira è solo la bozza dei tecnici. Bisogna semplificare le procedure per uscire dalla positività, favorire i vaccinati con tre dosi, altrimenti il sistema salta» dice il presidente della commissione sanità della Conferenza delle Regioni, l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini.