Covid, over 50 e vaccini. La multa (una tantum)? Compito dell’Agenzia delle Entrate

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Le nuove regole messe in campo da Draghi e dal governo sull’obbligo vaccinale hanno scadenze diverse per la loro entrata in vigore. Alcune già le conosciamo e sono già valide: dalla mascherina obbligatoria all’aperto all’FfP2 sui mezzi di trasporto all’obbligo vaccinale per personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine e lavoratori esterni delle Rsa; dal divieto di feste fino al 31 gennaio al green pass sbloccato automaticamente per i guariti dal Covid.
Le novità sono partite dal 7 gennaio, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto con l’obbligo vaccinale per gli over 50. Dal 10 gennaio (fino al 31 marzo) con il green pass rafforzato per salire su mezzi pubblici, aerei e treni, e per entrare in alberghi, sagre e fiere, impianti di risalita, palestre, piscine e centri benessere (anche all’aperto), così come per partecipare a matrimoni e comunioni, e godere dei servizi di ristorazione all’aperto.
Dal 20 gennaio, poi, scatta l’obbligo di green pass base per i clienti di parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre dal 1° febbraio i lavoratori pubblici e privati over 50 dovranno fare almeno la prima dose del vaccino, pena la multa: dal 15 febbraio 2022, infatti, sarà obbligatorio il green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro fino al 15 giugno 2022.
Ma quali sono le sanzioni alle quali si va incontro se non si rispettano le nuove regole?

Il 7 gennaio è scattato l’obbligo vaccinale per chi ha dai 50 anni in su (vi rientrano anche coloro che compiranno il mezzo secolo entro il 15 giugno prossimo). Per loro c’è tempo fino al 31 gennaio per mettersi in regola con la prima dose. Dal giorno dopo, ovvero dal 1° febbraio, scattano le sanzioni amministrative di 100 euro per i riluttanti. La multa sarà “una tantum”, dunque una volta soltanto, e sarà irrogata dall’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali e, forse, anche attraverso i medici di base.
Anche con l’obbligo vaccinale si deve firmare il consenso informato, senza il quale non è possibile procedere con la somministrazione.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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