Pensioni, reddito di cittadinanza e tasse: Draghi studia le modifiche. La posta in gioco è altissima per il futuro

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FILE - In this Thursday, Nov. 12, 2015 file photo President of the European Central Bank Mario Draghi as he addresses the committee on economic and monetary affairs at the European parliament in Brussels. Europes modest economic recovery is finally showing signs it might be the real deal, after years of sluggishness and false starts. And that has helped European Central Bank head Mario Draghi hit the pause button on his 1.5 trillion euro stimulus machine. (ANSA/AP Photo/Geert Vanden Wijngaert, File)
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Una delle grandi incognite della legge di Bilancio, da varare questa settimana, non riguarda le pensioni, né il Reddito di cittadinanza, né il taglio delle tasse. Riguarda, piuttosto, ciò che deciderà il sistema politico una volta completata la transizione in uscita da Quota 100 nei prossimi anni. La posta di questo passaggio è anche qui. Perché nessuna delle principali forze di maggioranza si sta esponendo per un ritorno al sistema com’era prima che nel 2019 il governo M5S-Lega creasse l’opzione fino al 2021 di ritirarsi prima con pieni diritti previdenziali a 62 anni di età e 38 di contributi. Tutti i partiti o quasi hanno lasciato soli il premier Mario Draghi e i suoi tecnici a progettare un ritorno del sistema pensionistico verso la sostenibilità finanziaria, l’equità fra generazioni e a un’economia in cui non manchi manodopera mentre entro il 2040 il Paese perderà quasi sei milioni di persone in età di lavoro per il declino demografico.

Questa è una delle spade di Damocle: la tentazione dell’intero spettro dei partiti di guardare di nuovo al consenso di breve termine, quando la transizione messa in cantiere in questi giorni finirà e sarà in carica un altro governo. Il tentativo di rendere meno probabile un’altra controriforma farà parte dei calcoli, in questi giorni. Così sarà anche per l’obiettivo di frenare l’espansione continua delle platee del Reddito di cittadinanza, tramite una stretta in entrata e più vincoli in uscita. Senza queste precauzioni, rischia di diventare difficile sostenere negli anni il taglio di sette miliardi delle tasse sui redditi personali che il governo vuole avviare da subito.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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