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Cerchiamo anzitutto di distinguere le cose.
Che la “Canoa Club” sia un’eccellenza locale ed un orgoglio nazionale, nessuno l’ha mai messo in dubbio.
Che sulla gestione dei beni pubblici – compresi quelli affidati alla “Canoa Club” o altre associazioni – vi siano criticità però è altrettanto vero.
O si vuole negare che l’Amministrazione – con delibera n. 110 del 1 luglio – abbia affidato per sei anni la rada di Miseno, un lotto dell’ex “Piranha”, gli spogliatoi alla “Federazione Italiana Canoa Kayak” ?
Si vuole negare che l’affidamento è avvenuto senza bando di gara, a costo zero – siamo o no un Comune in dissesto ? – in un’area demaniale in uso al Comune solo per “area verde” ?
Si vuole negare che il nuovo PUC allarga quest’area per farne “un giardino a mare per l’elioterapia e scuola di canottaggio” mentre elimina ogni altra attività esistente (pag. 66, Norme di attuazione) ?
Si vuole negare che dell’associazione affidataria sia dirigente un consigliere rimasto in maggioranza – il suo gruppo è in opposizione – indispensabile a sostenere l’Amministrazione ?
Non c’è bisogno di tirare in ballo i giovani atleti e strumentalizzare le loro vittorie europee come continua a fare il Sindaco – vedi post del 16 settembre – per giustificare le proprie scelte.
Non c’è bisogno perché questi sono fatti, queste sono marchette !
Bacoli, 20/09/2021
Associazione Il Pappice