“Da tempo sollecito il giudice Catello Maresca, magistrato Antimafia che nella sua carriera ha raggiunto brillanti risultati nell’azione di contrasto verso le organizzazioni criminali, affinché sciolga la riserva su una ipotesi di sua candidatura come sindaco al comune di Napoli. E mentre sembra che finalmente il Maresca stia per effettuare il grande passo, il Pd napoletano organizza per domani 15 aprile una tavola rotonda che mi lascia perplesso per una straordinaria partecipazione. L’incontro sarà moderato da Conchita Sannino di Repubblica e introdotto dal Giudice Paolo Mancuso, buon magistrato anche se da sempre schierato politicamente. Come relatori tra gli altri il Giudice Franco Roberto e il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho. Ho grande stima e rispetto di tutti i partecipanti alla tavola rotonda ma una domanda mi sorge legittima: non hanno nulla da dire CSM, ANM e ministro della Giustizia? E’ opportuno che il vertice della Procura Nazionale Antimafia in carica faccia il relatore a un incontro di partito, in questo caso il Pd?” Lo dichiara in una nota l’ex-deputato Amedeo Laboccetta, già componente la Commissione Bilaterale Antimafia.

“So bene che ai magistrati piace far domande, rientra nel proprio lavoro, e non amino dar risposte se non nell’ambito ristretto dell’ordine giudiziario. Mi consentirà il giudice Cafiero de Raho: se Berlusconi, Salvini e la Meloni l’avessero invitata a una convention con bene in mostra i simboli di Forza Italia, Lega e  Fratelli d’Italia avrebbe partecipato, avrebbe accettato l’invito vi fosse stato un moderatore come Sallusti, Feltri, Senaldi, Belpietro, Bechis, Minzolini, Porro o Gennaro Sangiuliano? Al convegno del Pd manca solo Nicola Gratteri per fare tombola. Mi auguro infine che nel Parlamento qualche mio ex collega trovi il coraggio di presentare sulla questione un atto di sindacato ispettivo, qualora tutto il tema da me sollevato dovesse rimanere nel silenzio. Inoltre il dottor Federico Cafiero de Raho parteciperebbe a una tavola rotonda promossa dai quotidiani il Riformista e il Dubbio allargata ai Radicali italiani? Ciò che lascia perplessi è il silenzio disarmante del presidente e del vicepresidente del Csm, ovvero Mattarella ed Ermini, e ancora più tombale è l’assenza di qualsivoglia raccomandazione alla indipendenza della Magistratura da parte del Presidente della Repubblica” conclude Laboccetta.