Il presidente del Consiglio comunale, Domenico Paragliola, poco fa ha allontanato dall’aula i nostri giornalisti e taciuto dinanzi all’ennesima offesa di un consigliere, Ciro Marzi, che nel corso di un intervento ci ha insultato in pubblico. Lo stesso presidente, soltanto un anno fa, non aveva cacciato dall’aula un assessore rea di aver scagliato un microfono in aula all’indirizzo dello stesso coordinatore dei lavori consiliari. Paragliola ci ha inoltre offeso con improperi (“merdillo” uno dei tanti). Due pesi, due misura. Costretti a subire le offese di consiglieri semi analfabeti e allontanati dall’aula dalle forze dell’ordine su richiesta di Paragliola.

La nostra unica colpa? Scrivere con costanza delle nefandezze municipali. Paragliola è recidivo: un anno fa ci fece insultare impunemente da un consigliere oggi agli arresti domiciliari. La settimana scorsa, infine, fece presenziare in aula (anche se non era consentito) due persone del pubblico e non batté ciglio. Questo è Paragliola e questi sono la stragrande maggioranza dei consiglieri comunali, capaci di mentire anche sulle cose più palesi. Abbiamo provveduto a sporgere denuncia verso più persone. La Procura di Napoli e la prefettura devono intervenire quanto prima: ormai in consiglio comunale è un clima di veleni continui, il presidente non è in grado di dirigere i lavori e il sindaco, beh, meglio tacere su questo personaggio.

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