Via Santa Maria a Pigno, collassata ieri sotto i colpi del diluvio, è una di quelle vicende che meriterebbero approfondimenti. La strada, moltissimi anni fa, fu realizzata (ma è un termine improprio) attraverso riempimenti di materiale di risulta voluti da noti personaggi della zona. Materiale venuto a galla ieri dopo la tempesta. Non è una strada “legale”, perché non è mai stata collaudata da nessuno e il Comune, che non è mai intervenuto, ha sempre lasciato correre. Nessuno, poi, ha mai avuto il coraggio di indagare su quell’arteria così vicina all’area della lottizzazione edilizia denominata C14, finita a più riprese nell’orbita della Procura di Napoli.
Anche oggi i privati sono a lavoro per rimettere in sesto i cocci dopo il cedimento di ieri, ma non si (come sempre) a che titolo lo facciano. I residenti e gli automobilisti, in un passato lontano, impegnavano il varco posto sul lato superiore. Eventi storici noti a pochi hanno poi modificato abitudini e percorsi. Anni fa il Comune, dopo le insistenze di un gruppo di cittadini, aveva garantito interventi. Si riferì della possibilità di usufruire di vecchi fondi ministeriali, ma anche questo progetto è rimasto sulla carta.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews