I consigli del commercialista. Agevolazioni fiscali per acquisto arredi e grandi elettrodomestici

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In questo articolo affronteremo la tematica relativa agli sconti fiscali per chi acquista arredamenti e grandi elettrodomestici per la propria abitazione oggetto di ristrutturazione.

L’articolo 1, comma 3, lettera b, della legge 2015/2017 (legge di Bilancio 2018) proroga fino al 31 dicembre 2018 la detrazione per acquisto di mobili ed elettrodomestici per l’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero edilizio, a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Il limite agevolabile è di €.10.000,00 e nel caso di interventi effettuati nel 2017, o per quelli iniziati nel 2017 e proseguiti nel 2018, il limite agevolabile di 10mila euro va considerato complessivamente, ovvero al netto delle spese sostenute nel 2017 per le quali si è fruito della detrazione.

 

Il Dl 63 del 2013 ha introdotto una detrazione dall’Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.

Le condizioni per avere lo sconto

Il principale presupposto per avere la detrazione è la realizzazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni
di edifici residenziali

Gli interventi edilizi che consentono di richiedere la detrazione sono quelli:

  • di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali;
  • di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;
  • necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie precedenti e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 6 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.

Per usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, è inoltre indispensabile che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese.

Non è necessario, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando la stessa è obbligatoria, da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, per lavori per i quali non sono necessarie comunicazioni o titoli abitativi.

I prodotti incentivati

La detrazione spetta per le spese sostenute per l’acquisto di:

  • mobili nuovi(tra questi, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione). È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo;
  • grandi elettrodomesticinuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Per gli elettrodomestici che ne sono sprovvisti, l’acquisto è agevolato solo se per essi non è ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano fra i grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

 

L’importo detraibile

La detrazione spettante, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, deve essere calcolata sull’importo massimo di 10 mila euro (riferito complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici). Questo limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione.

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Gli adempimenti e le modalità di pagamento

Come previsto per i lavori di ristrutturazione, per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifici bancari o postali, sui quali va indicato:

  • la causale del versamento (è quella attualmente utilizzata da banche e Poste Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione);
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Stesse modalità anche per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio dei beni.

È consentito effettuare il pagamento anche mediante carte di credito o carte di debito. In questo caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente del titolare stesso. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Il contribuente deve conservare, inoltre:

  • la documentazione attestante il pagamento(ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
  • le fatture di acquistodei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

A differenza di quanto previsto per la detrazione dei lavori di ristrutturazione, le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici sostenute da un contribuente deceduto non possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede, anche quando quest’ultimo conserva la detenzione materiale e diretta dell’immobile. In sostanza, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte dal contribuente deceduto non si trasferisce agli eredi per i rimanenti periodi d’imposta (circolare 17/E del 24 aprile 2015).

I casi particolari

Sostituzione caldaia. Con circolare 29/E del 18 settembre 2013, paragrafo 3.2, è stato precisato che gli interventi di recupero di cui all’articolo 16 bis del Tuir, ammessi alla detrazione del 36% (attualmente 50%), costituiscono presupposto per l’accesso al cosiddetto bonus mobili qualora si configurino quanto meno come interventi di “manutenzione straordinaria” ove eseguiti su singole unità immobiliari abitative. Al riguardo, con circolare 11/E del 21 maggio 2014, paragrafo 5.1, in relazione agli interventi finalizzati al risparmio energetico di cui alla lettera h) dell’articolo 16 bis del Tuir, è stato affermato che gli interventi che utilizzano fonti rinnovabili di energia sono riconducibili alla manutenzione straordinaria per espressa previsione normativa (articolo 123, comma 1 del Dpr 380 del 2001), mentre, negli altri casi, dovrà esserne valutata la riconducibilità alla manutenzione straordinaria “tendendo conto che gli interventi sugli impianti tecnologici diretti a sostituirne componenti essenziali con altri che consentono di ottenere risparmi energetici rispetto alla situazione preesistente, rispondono al criterio dell’innovazione (si veda in proposito la circolare 57/E del 24 febbraio 1998) e sono tendenzialmente riconducibili alla manutenzione straordinaria”.

L’Agenzia delle Entrate ritiene, pertanto, che la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento qualificabile come “manutenzione straordinaria”, consente l’accesso al bonus arredi, in presenza di risparmi energetici conseguiti rispetto alla situazione preesistente.

Dott. Michele Napolano

Info:081/19535076

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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