Sulla bara bianca è stato poggiato un cappello, il cappello preferito di Luigi, una chitarra elettrica, la sua amata chitarra, e un cuscino con la strofa di una canzone dei Green Day. Tutta San Rocco, la frazione periferica di Marano, si è fermata per qualche ora per dare l’ultimo saluto a Luigi Passaro, il 16 enne morto quattro giorni fa per una meningite fulminante. In chiesa c’erano tantissimi ragazzi: gli amici di scuola di Luigi e i tanti coetanei che lo hanno conosciuto in questi anni. Mamma Maria e papà Biagio, la sorella Chiara sono stati per tutto il tempo accanto alla bara. Mano nella mano hanno ascoltato l’omelia del parroco: “Luigi era un pezzo di pane, un ragazzo buono. La sua morte ha choccato l’intera comunità. La fede in questi casi vacilla, è messa a dura prova, ma crediamo alle parole del Signore: Luigi oggi è già nella pace di Dio”. All’esterno palloncini bianchi, lanciati verso il cielo dopo l’uscita del feretro. Addio, Luigi.
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