Il caso Cioffi, il giudice del processo Cesaro, arriva al Csm

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Cioffi, già pretore di Marano, poi giudice alla terza sezione penale del tribunale di Napoli e ora, da giudice anziano, presidente di collegio penale a Napoli nord, si difende. Dopo un colloquio con la presidente del Tribunale Napoli nord, Elisabetta Garzo, diffonde un comunicato ufficiale. E scrive: «Non ho mai preso parte alla convention, mi sono trovato il giorno dopo a prendere un caffè con alcuni amici presso il bar dell’albergo dove si era tenuto il meeting, con le bandiere del partito che ancora non erano state rimosse». E ancora: «La foto non dice ciò che è accaduto veramente, ma è stata estrapolata per attaccare me e la magistratura».

Una difesa che, per ora, sembra allontanare l’ipotesi di una volontaria astensione dal processo. Finora, con i due fratelli Cesaro collegati in videoconferenza dal carcere di Terni, nel processo si sono celebrate due udienze. La prossima è fissata a marzo, dopo che il pm della Dda napoletana, Mariella Di Mauro, ha chiesto le trascrizioni delle tantissime intercettazioni depositate. Spiega la presidente Garzo: «La legge mi affida il potere di vigilanza, dopo aver appreso la notizia. Ho visionato il comunicato del collega, per ora non ho elementi per invitarlo ad astenersi. Si vedrà nel prosieguo del processo, ma nel frattempo ho dovuto segnalare la vicenda al Csm come sono obbligata a fare».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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