La prostituzione in Italia è legale

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La legge italiana in materia di prostituzione parla chiaro: frequentare le venditrici di sesso è legale. Quel che non è possibile fare è sesso con una escort in un luogo pubblico, perché si corre il rischio di una denuncia per atti osceni.
La normativa vigente nel Bel Paese consente ad una donna di prostituirsi, per suo volere. Sono illegali l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione, ovvero costringere una donna con mezzi manipolatori o violenti a vendere il suo corpo e partecipare ai suoi introiti economici.
Risulta legale dunque avere dei rapporti sessuali con una prostituta sia all’interno di abitazioni private o altri luoghi, purché non si tratti di un luogo pubblico. Gli atti osceni di per sé non sono più reato, ma prevedono una sanzione amministrativa.

Una persona in Italia può scegliere liberamente di prostituirsi, senza vincolo d’orario o di luogo. Allo stesso modo una persona può scegliere di accompagnarsi ad una prostituta. In nessun caso si commette reato né dal punto di vista penale né amministrativo. La prostituzione in Italia è pertanto legale.
I rischi per un automobilista che ai margini di una strada effettui una contrattazione non è un reato e non lo è nemmeno l’atto di riaccompagnarla al suo luogo di lavoro, anche se può incorrere in una multa stradale per intralcio alla circolazione. Laddove invece un soggetto accompagni la prostituta al marciapiede quotidianamente potrebbe essere segno di sfruttamento della prostituzione e quindi punibile per il reato.
Dal punto di vista civile non esistono però contratti a tutela di consumatori insoddisfatti o di prestatrici di lavoro non retribuite come accordato.
La prostituzione in Italia è illegale quando praticata in luoghi sensibili per la presenza di minorenni. Non è possibile pertanto prostituirsi davanti a minori di 18 anni, né nei pressi di scuole, parchi giochi o strutture sportive.
Allo stesso modo la prostituta deve mantenere un abbigliamento decoroso che non siano contrari al pubblico pudore, anche se l’unica sanzione sarebbe di tipo amministrativo.
Illegale nel Bel Paese è consumare un rapporto sessuale in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Il rischio in questo caso è di una ammenda da 5 a 10.000 € per atti osceni.
I rapporti sessuali, anche con le prostitute, devono essere consenzienti altrimenti il reato è di violenza sessuale.
È inoltre consentito dalla legge dare in affitto un’abitazione ad una prostituta, senza che il condominio possa opporsi a meno che non sia presente un regolamento approvato all’unanimità che lo vieti espressamente.
Allo stesso modo è perfettamente legale avviare un sito di annunci escort a Napoli purché il titolare non entri in contrattazione con la ricerca di clienti e di escort ai fini di trarne profitto, in tal caso di tratterebbe di sfruttamento della prostituzione.
Il sesso a pagamento in Italia è pertanto consentito e accettato dalla legge, a patto ovviamente che il soggetto praticante sia stato indotto da scelte personali allo svolgimento della pratica sessuale. È importante inoltre onde evitare le possibili ammende consumare i rapporti in luoghi privati, lontano da passaggi pedonali o automobilistici.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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