Le iniziative giuglianesi nel nome di Giambattista Basile? Poca roba. Riesplode la polemiche dopo un post su Facebook

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Festeggiamenti strombazzati ai quattro venti, festeggiamenti in tono minore o mischiati agli eventi natalizi. Sono in tanti a ritenere che i 450 anni dalla nascita di Giambattista Basile non siano stati ricordati nel modo adeguato, nel modo e nelle forme che l’autore de Lo Cunto de li cunti avrebbe certamente meritato. Basile festeggiato in tutto il mondo, ma non proprio nel migliore dei modi dalla sua città natale. Le polemiche già fioccarono un anno fa quando il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, annunciò il programma del Comune per l’anniversario. Quelle iniziative si sono svolte perlopiù all’interno del contesto “Giugliano Città di Natale” e non con un cartellone di respiro internazionale appositamente dedicato al padre della fiaba. Spettacoli, concerti, cabaret, ma del Basile (al netto di tutto) ben poche tracce. A ritornare sull’argomento è Gaetano Bonelli, ex vicesindaco della città di Marano, da sempre appassionato del grande scrittore giuglianese. Sulla sua pagina Facebook, qualche giorno fa, è comparso un post al veleno all’indirizzo del primo cittadino di Giugliano.

“Che il sindaco di Giugliano in Campania non ami il grande Giambattista Basile – scrive Bonelli – è da tempo oramai cosa nota; pare infatti, almeno dai suoi comportamenti, che privilegi Pinocchio e le sue gesta, tanto da averne assimilato amabilmente lo spirito menzognero. Forse pensando di stare ancora in campagna elettorale, periodo nel quale molti amministratori sono soliti sperticarsi in vane promesse, ebbe a dire in consiglio comunale, sollecitato dallo scrivente ed in altre occasioni, che avrebbe onorato come si conviene la memoria del più illustre giuglianese. Promesse disattese in toto”.

E ancora: “Basile e le sue favole potrebbero rappresentare un’occasione per dare un’identità altra, la più pertinente, a queste terre martoriate, ma questo vorrebbe dire non speculare più sul degrado, arginare l’incultura, la precarietà, la camorra, la munnezza, il cemento, ergo, chi amministra non avendo a cuore la cosa pubblica, poi dopo come amministra?

Per Basile, fece sapere il sindaco pinocchio, non c’erano soldi, salvo poi farli uscire puntualmente per sagre, feste, festicciole ed ultimamente per il concerto di Gigi Finizio, per il quale l’amministrazione cittadina ha “investito” ben ventiduemila euro!
Se questo è un sindaco, se questo è amministrare, non ci resta che invocare a gran voce, auspicando che qualcuno tra gli scranni dell’assise cittadina colga l’appello, le immediate dimissioni di chi ignorando Basile, dà prova d’ignoranza ed insensibilità, verso la Cultura, della quale indegnamente “gestisce” la delega”.

 

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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