Un colpo di pistola al petto nel cortile della caserma, suicida un vigile urbano

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Un colpo di pistola al petto, esploso dall’arma di ordinanza. Ha posto fine alla sua esistenza in questo modo Rino Freda, agente di polizia municipale di Aversa, provocando sgomento non solo tra i colleghi, ma anche tra i tantissimi aversani che lo conoscevano. Teatro dell’estremo gesto il cortile della caserma di via San Lorenzo.
Freda era di servizio nel pomeriggio di ieri.

Secondo una prima ricostruzione operata dagli stessi colleghi del vigile suicida, un collega, intorno alle 18, sarebbe giunto al comando per dargli il cambio. Freda non era presente all’interno degli uffici. Un rapido sguardo in cortile ed ha notato la presenza della vettura del collega, una Citroen. Si è avvicinato e ha visto quello che non avrebbe mai voluto vedere. Una scena drammatica.

Rino Freda era seduto al posto di guida con il capo reclinato, la divisa intrisa di sangue. Per lui non c’era più nulla da fare. Il vigile che ha trovato il corpo non ha potuto far altro che avvertire il comandante Stefano Guarino.
Quest’ultimo è immediatamente giunto sul posto ed a lui è toccato anche l’ingrato compito, insieme ad altri colleghi giunti in caserma sotto choch, di avvertire i familiari del suicida. Rino Freda, 51 anni, era sposato e padre di una bambina di 14 anni. Noto anche per la sua attività sindacale quale Rsu del Siulp.

Il Mattino

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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