Gratteri al convegno organizzato dai “dimaiani”. “Mafie iper tecnologiche, si ricicla ovunque. L’Europa fa poco o nulla”

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“La camorra è la prima mafia ad aver utilizzato Tik Tok. I primi ad usare i social, in assoluto, furono i narcos messicani. Oggi le mafie sono altamente tecnologiche e grazie alla tecnologia, all’uso degli smartphone e al dark web riescono a spostare capitali enormi e a riciclare soldi nel giro di pochi minuti. Abbiamo fatto tanto sul fronte investigativo, ma siamo indietro su quello tecnologico”. Le parole di Nicola Gratteri, da qualche mese procuratore capo della Repubblica di Napoli, hanno fatto presa sugli studenti della scuola media Verdi-Don Bosco di Qualiano e sui tanti esponenti delle forze di polizia, tra cui il questore di Napoli Agricola, presenti in prima fila nell’istituto di via Pellico. C’era anche il sindaco di Qualiano, Raffaele De Leonardis, il sindaco di Calvizzano Pirozzi, il deputato Michele Schiano e il consigliere regionale Pasquale Di Fenza.

Il magistrato calabrese, intervistato dall’inviato delle Iene Luigi Pelazza, ha toccato numerosi aspetti del suo nuovo libro, “Il Grifone”, uscito pochi mesi fa.

“Le mafie si stanno evolvendo sempre di più – ha sottolineato Gratteri – e necessitano di farsi pubblicità, innanzitutto sui social. Anche in passato le forme di pubblicità non mancavano. Fino alla metà del secondo Novecento, tanto per fare un esempio, mafiosi, camorristi e ‘ndranghetisti acquistavano squadre di calcio, ingaggiavano quattro buoni calciatori e si guadagnavano il rispetto del popolo. La domenica allo stadio erano seduti accanto a sacerdoti, uomini politici e faccendieri. La gente li riconosceva e li stimava”. L’analisi di Gratteri sui fenomeni mafiosi connessi alle nuove tecnologie si è estesa anche ai paesi europei e sudamericani: “I primi a sfruttare Facebook e gli altri social sono stati i cartelli messicani della droga. I narcos mostravano al grande pubblico i nemici catturati e come li torturavano. Dalle nostre parti i camorristi pubblicizzano ed esaltano il loro modello di vita: sfoggiano orologi costosi, suv, scarpe e vestiti firmati. Modelli che possono far leva su tanti ragazzi – ha aggiunto il procuratore di Napoli – ai quali, però, non smetto mai di dire che chi entra da garzone, da piccolo operatore nel mondo criminale resta a un livello basso. I soldi, i grandi affari li fanno soltanto i capi e la loro strettissima cerchia familiare. Chi entra da garzone, muore da garzone. A pagare, con la vita o con il carcere, è sempre il pesce piccolo”.

Poi i riferimenti alle intercettazioni, tema molto discusso in ambito nazionale: “C’è ancora qualche ignorante che insiste su vecchi concetti, secondo i quali le forze di polizia devono pedinare e intercettare meno. Non è così: oggi i mafiosi sfruttano i canali tecnologici, i telefoni criptati. Il futuro è quello e bisogna investire su quel fronte. Su questo specifico filone siamo molto indietro, pur avendo, in Italia, i migliori investigatori del mondo, le migliori scuole di polizia”. Non sono mancate alcune stoccate: “Malta è diventato un paradiso per i riciclatori di soldi e per le grandi organizzazioni mafiose. La Spagna – ha proseguito Gratteri – è il ventre molle dell’Europa. Una nazione piena di trafficanti. La mafia albanese è la più sottovalutata, ma tra le più pericolose. Le mafie dell’est si servono inoltre di grandi matematici e hacker. In Olanda ci sono ben tre mafie ad agire. In Belgio non si può arrestare un mafioso di notte poiché non è consentito dal codice penale. L’Europa fa pochissimo per arginare questi fenomeni”.

Infine parole nette anche sulle criptovalute, ormai sempre più utilizzate dalle grandi organizzazioni”, e sul suo lavoro a Napoli: “Sono circondato da ottimi investigatori, i migliori a livello italiano. Mi sveglio ogni mattina col pensiero di poter fare sempre meglio. Credo che le forze di polizia, in sinergia, possano fare ancora di più. Ma il punto è un altro: bisogna fare di più a livello normativo. Se non diventa non conveniente delinquere, la battaglia contro le organizzazioni criminali non sarà vinta”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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