“Fenomeno sociale e previdenziale delle invalidità. Nuove prospettive ed aspetti processuali”, l’incontro a casa Mehari

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Si è tenuto questa mattina a Quarto nel bene confiscato alla camorra, casa Mehari, una giornata di formazione e confronto su temi fondamentali inerenti l’avvocatura. “Fenomeno sociale e previdenziale delle invalidità. Nuove prospettive ed aspetti processuali”, questo il titolo del convegno messo in piedi dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e dal Sindacato Forense Puteolano. Presenti al tavolo di confronto gli avvocati: Flora Scelza, presidente Sezione lavoro e Previdenza Tribunale di Nola; Laura Fortuna, membro del Direttivo Sindacato Forense Puteolano; Rossella Pellegrino direttore filiale metropolitana di Nola, l’avv. Immacolata Carandente Tartaglia, presente nella doppia veste di avvocato e consigliere comunale di Quarto ed il giudice onorario Antonio Di Rienzo. Alla presenza di una folta platea è intervenuta la pres. del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli, Immacolata Troianiello, nonché presente il segretario del Sindacato forense puteolano, Maria Cristallino. La pres. Troianiello ha asserito: “Iniziare un nuovo capitolo che ci vede impegnati sul problema relativo al bilancio e risanamento, problema che penso di concluda con successo perché ci sono tutti i presupposti. Dobbiamo guardare ad una rinascita dell’avvocatura per cercare di iniziare un percorso virtuoso che possa essere un segnale per gli avvocati. Dobbiamo mostrare alla Magistratura e al personale amministrativo dignità, competenza e professionalità, elementi imprescindibili, tre grandi alleati per far camminare il mondo della giustizia. Soprattutto con la riforma Cartabia sarà un momento difficile e questo atteggiamento sara fondamentale”.
Tra i temi trattati: la pensione di invalidità della cassa previdenziale forense e i requisiti necessari affinché si possa richiedere.
A concludere il lungo dibattito il primo cittadino di Quarto, Antonio Sabino: “Voglio ringraziare la presidente dell’ordine degli avvocati, il sindacato forense con cui collaboriamo tanto e mi fa sentire un po’ a casa, nonché i colleghi illustri che mi hanno preceduto negli interventi. Una rosa di donne, una scelta che appoggio decisamente, non a caso ho scelto una Giunta al femminile perché comprendo perfettamente, nelle donne, il valore e quella marcia in più. Un fattore su cui voglio insistere è la presenza delle istituzioni, voglio ringraziare per la loro vicinanza perché la figura costante delle istituzioni avvicina le parti e dà la sensazione di un mondo concreto che necessita di risposte costanti e continue, risposte che con questo tipo di relazione riusciamo a dare. Una di queste è quella che diamo con questi incontri, perché in questo modo, ospitando professionisti e ospiti illustri all’interno di un bene confiscato alla camorra, stiamo mandando un chiaro segno che il territorio inizia finalmente ad essere protagonista del proprio futuro”.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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