Qualiano, scoperta la lapide in memoria dell’incursore di Marina Nicola Fele. Il sindaco: “Esempio per i giovani”

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Una mattinata davvero emozionante quella vissuta oggi a Qualiano, con la Cerimonia di conferimento della benemerenza civica e l’esibizione della lapide in memoria di Nicola Fele, 2° Capo Incursore e Medaglia d’Oro al Valor di Marina.

Nicola Fele perse la vita il 15 dicembre del 1992 durante un’immersione nel basso Adriatico. Originario di Qualiano, si trasferì, ancora piccolo, con la famiglia a Chiavari.

In occasione del trentennale della sua morte, il Consiglio Comunale – all’unanimità – ha deliberato di conferire al 2° Capo Incursore, la benemerenza civica alla memoria, con le seguenti motivazioni:

“Offriva volontariamente la sua piena disponibilità ad eseguire una delicata operazione in carena insieme ad altro Sottufficiale Incursore e si prodigava ad attuarla con slancio, generosità e piena immedesimazione con le esigenze operative dell’unità, incurante della potenziale minaccia di azioni ostili dall’esterno.

Dopo aver eseguito con perizia marinaresca e professionalità la prima parte dell’operazione, decedeva nel portare a termine il suo compito. Fulgido esempio di assoluta dedizione al servizio, nel solco delle nobili tradizioni del Reparto Incursori della Marina Militare.”

Per la cerimonia – oltre a numerosi familiari del compianto, tra cui la mamma Anna – a Qualiano erano presenti numerose autorità civili e militari, tra queste anche il Capitano di Vascello Luca Pirovano, Comandante del Gruppo Operativo Incursori Marina Militare che, durante la cerimonia, ha dichiarato: “Siamo particolarmente vicini alla famiglia e a tutta la comunità di Qualiano. Porto i saluti del Comandante del Comsubin Ammiraglio Massimiliano Rossi, compagno di corso di brevetto di Nicola Fele. Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver voluto celebrare una giornata in onore e in ricordo di un nostro Incursore, un uomo di mare che ci ha lasciato da eroe del Mare. È un legame molto forte e anche oggi, a distanza di trent’anni, il dolore di quei giorni è ancora vivo in noi. Siamo felicissimi ed emozionati nel vedere la partecipazione di tanti giovani e cittadini presenti”.

“Nicola, a 22 anni, si è immolato per amore della patria, per amore della pace rifiutando la guerra – ha dichiarato il sindaco Raffaele De Leonardis. “Molto spesso invece, tutti noi, iniziamo guerre sterili ed evitabili che generano odio. Nelle nostre mani, però, non ci sono armi tipiche della guerra, ma spesso tastiere e smartphone. La lapide per Nicola, sulla strada intitolata a lui, nel trentennale della sua morte, affinché il suo nome diventi di riferimento per i nostri giovani”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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