I ‘fujenti’ della Madonna dell’Arco ricordano Lino Apicella. Borrelli (Europa Verde): “Sono le due facce di una tradizione molto discussa. Bene il ricordo del poliziotto ucciso ma anche il divieto imposto ad Arzano dal comandante Chiariello”

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“L’intonazione del ‘Silenzio’ dedicato a Lino Apicella, poliziotto morto nel 2020 a Calata Capodichino durante un inseguimento ad alcuni rapinatori, nel corso della tradizionale manifestazione dei ‘fujenti’ della Madonna dell’Arco, è una testimonianza chiara delle due facce che caratterizzano questa tradizione pagana che risale a secoli fa e che, purtroppo, viene spesso utilizzata per omaggiare i camorristi. Fa piacere avere la conferma che non tutti i protagonisti di questi riti siano spinti dalla volontà di omaggiare il ras di turno con ‘inchini’ e ‘inni’ all’esterno delle abitazioni dei boss. Il ricordo del poliziotto eroe che fu travolto a bordo della volante dall’auto dei rapinatori in fuga mentre compieva il suo dovere merita di essere perpetrato nel tempo. Così come bene ha fatto il comandante della Polizia Locale di Arzano, Biagio Chiariello, ha imporre il divieto, per problemi di viabilità e sicurezza,  anche per il prossimo 27 aprile alle processioni dei ‘fujenti’ diffidando le diverse ‘paranze’ spesso protagoniste di omaggi ai boss della famigerata 167 d via Colombo. Un segnale chiaro che, mi auguro, venga replicato in tutti i comuni dove queste manifestazioni si svolgono non avendo nulla a che fare con la religione ma, al contrario, con la cultura criminale del presidio del territorio”. Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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