Di seguito la lettera di una lettrice:

“Gentile Direttore, sono madre di due bambini che frequentano la scuola Ranucci. Da giorni siamo in attesa di conoscere il risultato del tampone di un elemento del personale scolastico risultato positivo al test sierologico. Con oggi, siamo al sesto giorno di silenzio e frasi dette o non dette. Nessuna comunicazione da parte della scuola che si nasconde dietro un silenzio inspiegabile; nessuna comunicazione del comune né della ASL, che potrebbero segnarsi di fare almeno una telefonata per accelerare l’iter. Comprendo le difficoltà del periodo ma nessuno, a quanto pare, comprende le difficoltà dei genitori né, soprattutto, dei bambini. Nell’incertezza dovuta alla situazione, parecchie famiglie stanno evitando di portare i propri figli a scuola e ciò crea non pochi disagi a chi deve recarsi al lavoro ma più di tutto toglie la possibilità a queste creature di stare insieme, imparare, crescere che dovrebbe essere l’obiettivo di qualsiasi istituzione scolastica. Abbiamo scritto a chi di dovere ricevendo come risposta la fredda applicazione del protocollo. Benissimo, d’accordo. Ma oltre il protocollo ci sono mamme, padri, bambini che avrebbero bisogno del buon senso da parte delle istituzioni di informare e aggiornare, tutelare la comunità.

Sperando che questa mia richiesta di chiarezza sortisca un qualsiasi effetto, la ringrazio per lo spazio che deciderà di dedicarmi”.

Marilisa