L’agognata svolta, invocata dopo il faraonico mercato di riparazione, non è ancora arrivata. Il Giugliano, reduce dal pareggio sul campo del Barano, continua a navigare nei bassifondi della classifica: è quartultimo con soli 14 punti in carniere, ma nonostante le difficoltà la società gialloblu continua a far quadrato attorno al tecnico Bruno Mandragora. Dal suo arrivo i “tigrotti” non hanno certo brillato: nemmeno una vittoria nelle sette gare fin qui disputate sotto la guida dell’ex allenatore di Neapolis, Turris e Procida. Quattro pareggi e tre sconfitte: una media da retrocessione. “Il mister gode della massima fiducia della società – tiene a chiarire Salvatore Sestile, patron del Giugliano – Certo i risultati non sono pari alle attese e alle nostre effettive potenzialità, ma ora occorre restare uniti e remare tutti in un’unica direzione”.
La sosta consentirà a Mandragora di effettuare un richiamo di preparazione, in vista degli impegni del nuovo anno. Impegni di gennaio che si presentano, almeno sulla carta, ampiamente alla portata della compagine gialloblu. La ripresa del campionato coinciderà con la sfida interna con il fanalino di coda Pimonte. Un mancato successo contro la formazione dei Monti Lattari, al netto degli attuali attestati di stima verso il tecnico, significherebbe esonero pressoché certo per Mandragora. Ipotesi, scenari che al momento non vengono presi in considerazione dalla società giuglianese. “Ci sono ancora quarantacinque punti a disposizione – sottolinea il presidente Salvatore Sestile – dobbiamo subito tirarci fuori dalla zona calda della classifica, poi penseremo agli obiettivi fissati ad inizio stagione. I playoff? Io sono ancora fiducioso, nulla è compromesso. Il valore tecnico dei giocatori non di discute, così come il lavoro svolto finora dalla dirigenza. Ora avremo la possibilità di serrare ulteriormente i ranghi durante la sosta. Dopodiché tireremo le somme”
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