Marano, l’eremo di Petraspaccata e il “mistero” sulla titolarità del bene. Oggi il sopralluogo con il professor Palermo e il prefetto Reppucci

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“L’obiettivo della commissione straordinaria è quello di fugare, una volta e per tutte, i dubbi sulla titolarità di questo straordinario bene. Fin da domani mi attiverò per ottenere un incontro con il vescovo di Pozzuoli. E’ un primo, piccolo passo per tentare di individuare l’agognata soluzione per la salvaguardia e valorizzazione della struttura”. Parole pronunciate dal prefetto Antonio Reppucci a margine del sopralluogo presso l’antico e sempre suggestivo eremo di Pietraspaccata. Con lui il professor Carlo Palermo, infaticabile promotore di iniziative tese a salvare il “gioiello” immerso nella zona di Foragnano, nonché profondo conoscitore della sua antichissima storia.

Negli ultimi anni, come evidenziato in tanti articoli pubblicati dal nostro portale, abbiamo assistito ad un triste balletto di competenze tra la Curia di Pozzuoli, che per molti secoli è stata ritenuta proprietaria del bene e che si è pian piano defilata, il Comune di Marano e qualche privato, tra cui gli eredi Pagliano, che qualche mese fa – alla luce del sequestro operato dai vigili urbani di Marano – ne hanno rivendicato la titolarità, divenendo nel contempo i custodi della cappella da cui sono state trafugate straordinarie maioliche e altri reperti di grande rilevanza artistica. Una scelta, quella di “avallare” le tesi dei Pagliano (sembra sia stato disposto dagli agenti della municipale che seguono il caso), che ha suscitato non poche perplessità. Ambigua, invece, la posizione della Curia di Pozzuoli, che sembra essersi disinteressata alla cosa dopo anni, decenni di interessi ed entusiasmi.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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