Marano, revoca delle agibilità nell’area Pip: il Tar dà ragione al Comune

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Revoca delle agibilità per i capannoni dell’area industriale, il Comune incassa una vittoria in sede di Tar. Il tribunale amministrativo ha infatti rigettato il ricorso presentato dalla Iniziative industriali di Sant’Antimo e dalla Eco Rottami srl. Le due società avevano impugnato l’atto dirigenziale con il quale l’ente di Marano aveva revocato l’agibilità di due capannoni, per le difformità urbanistiche riscontrate in sede di verifica.

Il Comune, difeso dall’avvocato Saverio Griffo, fresco di riconferma, dovrà dare seguito all’ordinanza del Tar. I giudici amministrativi dovranno pronunciarsi a breve anche per altri capannoni, anch’essi ritenuti non a norma sotto il profilo urbanistico. Cosa accadrà, in pratica? Le attività dovranno esser chiuse almeno fino a quando non saranno presentate (e approvate) le nuove Scie.

L’ente cittadino dovrà anche farsi valere (ci riuscirà?) anche contro le aziende che espletano attività commerciale e non industriale all’interno dell’area Pip. Alcune sono state già invitate a chiudere i battenti, ma finora (a parte qualche diffida e qualche proclama) nulla di concreto è stato fatto. Chi ha presentato il ricorso al Tar, tra le aziende non in regola, non ha ottenuto alcuna sospensiva; pertanto l’ente – oggi in balìa delle onde, con un commissario uscente ormai fuori dai giochi e privo ancora della nuova triade – potrebbe agire in qualsiasi momento.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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