Volla, la variante della discordia al piano urbanistico. L’intervista ad Ernesto Russo

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La spinosa questione è ufficialmente oggetto di discussione e sarà votata nel prossimo consiglio comunale del 6 settembre. Le polemiche nella cittadina alle falde del Vesuvio non sono mancate. Sull’area oggetto di variante, secondo le tavole dell’ormai inabissato nuovo Puc, si doveva realizzare una nuova strada per non negare un diritto di fuga ai cittadini di via Tamburriello in caso di emergenza, ma anche per dare un po’ di tranquillità quotidiana a chi abita nell’antico e pericolante borgo vollese, attraversato in continuazione da automezzi pesanti.

Alla luce del malcontento generale, abbiamo intervistato il referente della neonata Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore-Volla, Ernesto Russo, già noto alle cronache per la sua forte opposizione ai poteri forti cittadini.

Sull’argomento c’è poco da aggiungere – dice Russo – ma se l’ordine del giorno al punto 6 del prossimo consiglio comunale tocca un argomento riportato in una delle tante lettere anonime che sono circolate per Volla in tempi non sospetti, allora la questione diventa di una gravità assoluta. Nello specifico di quella che fece la sua comparsa sul territorio vollese durante la stagione primaverile, dopo che la stessa fu inviata alle istituzioni da un anonimo (o anonimi) autore, oltre ad inviarla per conoscenza al sottoscritto che fu costretto a fare delle precisazioni e a mettere nero su bianco nelle sede competenti.

Tra gli argomenti riportati nella “scottante” lettere-denuncia – aggiunge Russo – venivo messo a conoscenza di come fosse stato possibile realizzare la struttura oggetto di discussione al punto 6 nel prossimo Consiglio del 6 settembre con la complicità di noti personaggi arruolati ufficialmente nella file del Comune in pianta stabile. Quindi è meglio non aggiungere altro; solo indignazione per tutto quello che accade a Volla in tema di urbanistica, dove i piccoli cittadini rimangono a guardare dalla finestra; anzi al palo perché nemmeno quella è permessa loro di realizzare!

Per i poteri forti si trova sempre la giusta soluzione a tempo di record e con variante ad hoc. La prossima variante, in tempi non molto lontani, toccherà sicuramente via Gramsci per un altro capannone già in fase di realizzazione in piena zona agricola, non a caso già oggetto di citazione nella famosa lettera, che anche in questo caso anticipa la “magia” di come e stato possibile realizzarlo, e così si andrà avanti ad oltranza tutelando i soliti noti.

A nulla è servito l’impegno dei cittadini, che nel periodo estivo 2015 hanno avuto coraggio di mette in atto una vera “Class Action”, proprio per la continua disparità di trattamento in tema cemento. Le istituzioni continuano a puntare l’indice sull’omertà dei cittadini, ma poi?….

Volla è rimasta nell’antica Repubblica romana, dove i patrizi, quelli notevoli per nascita, per virtù e denaro prevalevano sui plebei. La disparità di trattamenti tra gli uni e gli altri era data per scontato senza nessun diritto di replica. Idem ancora oggi a Volla“.

 

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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