Bambina di 2 anni si chiude dentro la cassaforte della banca

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Si sfila via dalle mani della mamma e, gattonando, entra in una stanza, si infila in una cassaforte per gioco per poi chiudersi dentro. Panico, mercoledì mattina, all’interno di una filiale di banca Unicredit a Vicenza, in via della Scola: una bimba di due anni e mezzo ha dovuto aspettare circa 40 minuti, chiusa dentro al buio fra urla e lacrime, prima di essere liberata dai vigili del fuoco che hanno letteralmente scassinato l’armadietto blindato. L’episodio è avvenuto poco prima delle 11. La mamma, una signora di origine albanese di circa trent’anni, stava facendo un’operazione in cassa con la piccola a fianco.

Senza che lei se ne accorgesse la bimba ha iniziato a gironzolare nella stanza, per poi gattonare per gioco dietro al bancone e infilarsi in una stanza riservata ai dipendenti dove c’era una piccola (frontalmente, appena 40 centrimetri per 50) cassaforte socchiusa. La bambina si è infilata dentro e l’ha chiusa dall’interno. L’allarme è scattato subito, con un intervento immediato sia del personale della filiale che della mamma. E la piccola, del resto, da dentro dopo poco ha iniziato a piangere. Pur armati di chiavi, però, i funzionari della banca non hanno potuto aprire la cassa: si tratta di un blindato a serratura temporizzata, e per l’apertura avrebbero dovuto attendere 45 minuti. Quindi, il direttore e il personale hanno chiamato i pompieri, mentre la donna vicino alla cassa tentava di tranquillizzare la piccina continuando a parlare. I pompieri, giunti immediatamente assieme a un’ambulanza, hanno inizialmente praticato un piccolo foro per inserire una cannuccia che pompava all’interno ossigeno (per evitare rischi di soffocamento), quindi hanno tagliato i cardini della porta blindata. La bimba è stata estratta indenne, non è stato necessario nemmeno il ricovero in ospedale. «UniCredit – ha fatto sapere il gruppo bancario – esprime tutta la propria vicinanza alla bambina e alla sua famiglia per quanto accaduto presso l’agenzia di via Scola, ed è pienamente disponibile a dare tutto il proprio sostegno e supporto. La cosa che sta a cuore a tutti è la salute della piccola – sottolineano i vertici della banca – Ci siamo subito attivati per la ricostruzione della dinamica dell’episodio e siamo in continuo contatto con la famiglia per assicurarci che la bambina stia bene».

Il Corriere

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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