CAMPANIA, UNA LEGGE DI BILANCIO ALL’INSEGNA DELLE “MANCE ELETTORALI” EROGATE AI CONSIGLIERI REGIONALI PER FARE “POLITICA”: MOLTI SINDACI VORREBBERO INSORGERE

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Chiese, associazioni, parrocchie, emendamenti volti a finanziare iniziative, opere o eventi di Comuni. Nella legge di bilancio della regione Campania per il triennio 2025-2027 c’è davvero di tutto e di più. Ovviamente chi ha i santi va in paradiso chi non li tiene e….deve arrangiarsi, perchè il Consigliere Regionale di turno se ha un rapporto diretto con il Sindaco di un Comune allora quest’ultimo riceverà le risorse regionali, se il rapporto non ce l’hai, beh, c’è poco da fare, devi piangertela da solo.

E’ la triste realtà di tantissimi enti locali, di sindaci di centrodestra, di sindaci distanti dall’ideologia di chi guida la regione, che non riceveranno nemmeno un soldo e che vorrebbero insorgere ma, a causa di maggioranze eterogenee, sono costretti a soccombere dinanzi allo strapotere di De Luca e dei suoi. E’ il caso di chiedersi se questo metodo sia lecito, giusto, trasparente.

Tempo fa la premier già evidenziò un uso delle risorse pubbliche regionali per iniziative poco sostanziali. In tv infatti elencò una lista di eventi che la Campania avrebbe finanziato con i fondi per la coesione: la Festa del fagiolo quarantino e della patata, organizzata ogni anno nella Valle del Dragone, «la Sagra dello scazzatiello, la Rassegna della zampogna, la Sagra del cecatiello e la Festa del caciocavallo podolico».

Nella legge di Bilancio regionale del 2025 in alcuni comuni si realizzerà la sagra della pizza, il carnevale (manco fossimo a Venezia), 200mila euro al Comune di Acerra, 100mila ciascuno al progetto «Salute e corretti stili di vita» e 100 per la «festa patronale di San Cuono e figlio» (San Cuono aveva un figlio ed era santo anche lui?); 25mila alla Comunità Montana Gelbison e Cervati per il festival delle radici; e ancora 100mila alla Comunità Montana Partenio Vallo di Lauro per il Festival delle eccellenze e delle tradizioni»; 20mila alla Parrocchia Santa Maria Ad Martyres Salerno per la «ristrutturazione dello spogliatoio». Prima di andare in parrocchia a Salerno, bisogna cambiarsi il vestito? Ancora, 80mila euro a Torre Annunziata per la «realizzazione Parco Giochi inclusivo», ovvero? E 30 mila al comune di Pimonte per il «rifinanziamento (addirittura, ndr.) delle Olimpiadi dei Monti Lattari» (una vera chicca insomma.

In tutto questo la Corte dei Conti che fa? Ritiene corretto questo modo di amministrare le risorse pubbliche?

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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