Tumore al pancreas: buone notizie, la combinazione tra due farmaci potrebbe distruggerlo

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Buone notizie per la lotta a uno dei tumori più difficili da curare e dall’alta mortalità, quello al pancreas: alcuni ricercatori del Dipartimento di Oncologia Molecolare dello Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) hanno scoperto un meccanismo molecolare per cui due singole terapie contro il cancro al pancreas, da sole promettente, se utilizzate in combinazione forniscono un risultato efficace. Il team di ricerca è stato coordinato dal prof. Gioacchino Natoli.

Nel dettaglio si tratta del farmaco Trametinib, “una sostanza che appartiene a una nuova classe di farmaci antitumorali mirati, i cosiddetti inibitori della crescita tumorale” in combinazione con l’immunoterapia: gli specialisti hanno scoperto nei modelli preclinici che si può arrivare a controllare la malattia in maniera molto significativa. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Advancesla ricerca è stata sostenuta anche dall’Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Cosa succede con il tumore

Il tumore del pancreas è caratterizzato da alcune chiare e definite mutazioni del Dna tra cui quelle del gene Kras che sta alla base di una stimolazione costante e abnorme dei fattori di crescita: il meccanismo innesca un aumento incontrollato delle cellule tumorali. La ricerca medica va avanti con i tentativi di bloccare queste mutazioni con farmaci cosiddetti “a bersaglio molecolare” creati per rendere inefficaci questi effetti. Fino a questo momento, però, con il solo aiuto del Trametinib non sono arrivati i risultati sperati. “Abbiamo utilizzato procedure avanzate di analisi genomica e computazionale per determinare le ragioni della sorprendente resistenza delle cellule di carcinoma del pancreas al trametinib. Questa analisi ha mostrato un effetto sorprendente: anche se il Trametinib non rallenta significativamente la crescita delle cellule tumorali, attiva però dei meccanismi che possono renderle bersaglio di una risposta immunitaria”, ha spiegato il prof. Natoli.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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