Reddito di cittadinanza, a Roma lo intascava anche un ricercato con ordine di cattura internazionale

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Fra i furbetti dell’estate 2022 c’era anche un ricercato sul quale pendeva un ordine di cattura europeo ma continuava comunque a incassare il reddito di cittadinanza, che gli veniva puntualmente versato sulla carta prepagata a lui intestata. La procedura non si era fermata, nonostante la domanda presentata per ottenere il beneficio di Stato fosse stata compilata con false informazioni.

Fra giugno e agosto scorsi i militari dell’Arma hanno denunciato per truffa ai danni dello Stato, nella sola Roma, altre 111 persone, il 40% stranieri non residenti in Italia da dieci anni e quindi senza il diritto a percepire il reddito, appartenenti a 57 nuclei familiari fra Esquilino, Pigneto, San Lorenzo e San Giovanni, per un totale di soldi indebitamente incassati che si aggira sui 655 mila euro. Fra le persone denunciate anche qualche truffatore di anziani, oltre a rapinatori, spacciatori, sfruttatori di prostitute.

Un bilancio da brividi se si pensa che la compagnia Piazza Dante, agendo d’iniziativa, unico caso a Roma e in Italia, sta componendo una banca dati di furbetti in quanto i controlli scattano su ogni persona che viene coinvolta in un’indagine o comunque in un’operazione di polizia oppure ancora in un accertamento investigativo. Una campagna che ora potrebbe allargarsi anche ad altri reparti dei carabinieri e alle altre forze dell’ordine, e che potrebbe portare a risultati mai visti prima.

Gli accertamenti vengono condotti insieme con il Nucleo ispettorato del Lavoro e l’Inps, con il coordinamento della procura. In un anno, da settembre 2021, i carabinieri di Piazza Dante hanno denunciato già 399 persone , 353 per aver percepito il reddito sulla base di un’autocertificazione con false dichiarazioni, visto che la maggior parte di loro hanno precedenti penali o sono sottoposte a indagini, oppure sono detenute in carcere, ai domiciliari e in altre strutture, e altre 46 invece il reddito di emergenza. Complessivamente la truffa allo Stato ammonta a poco più di un milione e 800 mila euro che tuttavia sarà complicato che tornino nelle casse dell’Inps.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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