UCRAINA, SESTO GIORNO DI COMBATTIMENTI. I RUSSI BOMBARDANO MEMORIALE SHOAH, 5 MORTI

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Ore 19.15 – La Maersk sospende le rotte con i porti russi
Un altro mattone nel muro che il mondo sta costruendo per isolare la Russia: la Maersk, compagnia danese, la più grande del pianeta nel campo delle spedizioni marittime, ha deciso di sospendere a tempo indeterminato tutte le sue rotte con i porti russi. La Maersk ha precisato che garantirà solo le forniture di cibo, medicinali e forniture umanitarie.

Ore 19.05 – La Nord Stream 2 dichiara fallimento

La Nord Stream 2, società con sede in Svizzera, deve presentare istanza di fallimento. Ieri si era saputo che la società – impegnata nella costruzione del gasdotto tra la Russia e la Germania e colpita duramente dalle sanzioni contro Mosca – aveva dovuto licenziare i dipendenti. Oggi, in un’intervista con il canale di lingua tedesca della tv pubblica elvetica, Silvia Thalmann, direttrice degli affari economici, ha chiarito: «La Nord Stream 2 è insolvente e l’intera forza lavoro di 106 persone è stata licenziata. L’azienda ha dovuto depositare il suo bilancio, o in altre parole, dichiarare fallimento».

Ore 18.30 – Il punto militare: seconda fase dell’offensiva russa
Secondo gli specialisti l’offensiva di Mosca sull’Ucraina è entrata in una seconda fase. Frenata da una inattesa resistenza degli aggrediti, Mosca sta rafforzando il suo dispositivo militare: lo dimostrerebbe la fila di mezzi militari lunga ben 60 chilometri fotografata dai satelliti. La Cia parla comunque di un Putin «irascibile e scontento». I russi avrebbero già subito perdite ingenti benché abbiano impiegato ormai il 75% del dispositivo militare inizialmente pianificato.

18.08 Zelensky a Biden: “Non è un film, dia un messaggio forte”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Joe Biden di dare un messaggio “forte e utile” sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel discorso sullo Stato dell’Unione che terrà questa sera. In un’intervista esclusiva a Cnn e Reuters, dal bunker in cui è nascosto a Kiev, il leader ucraino, ex attore,  ha detto: “E’ una situazione molto seria, non siamo in un film”. “Io non sono una figura iconica, l’Ucraina lo è”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando “il mondo non può perdere qualcosa di così speciale”

18.04 Di Maio: “Ambasciata verrà trasferita a Leopoli”

“L’Ambasciata italiana verrà trasferita da Kiev a Leopoli, e rimarrà operativa”. Lo scrive su Facebook il ministro degli esteri Luigi Di Maio. “Grazie Presidente Draghi – aggiunge – per aver ricordato alle Camere dedizione, coraggio e spirito di servizio dell’Ambasciatore in Ucraina Pier Francesco Zazo e di tutto il personale dell’Ambasciata italiana in Ucraina. In questi giorni drammatici loro, insieme a tutti i diplomatici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, stanno svolgendo un lavoro incessante per i nostri concittadini”

17.50 Nell’attacco alla torre della tv colpito il memoriale della Shoah, 5 morti

Durante l’attacco russo alla sede delle Tv ucraina a Kyev è stato danneggiato anche un monumento nel memoriale della Shoah di Babi Yar. L’ attacco avrebbe provocato 5 morti.  “Mi rivolgo al mondo: che senso ha dire ‘mai più’ per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sul sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…”, ha scritto Zelensky su Twitte

Ore 17.45 – Bombe sul memoriale della Shoah di Kiev
La torre della tv di Kiev presa di mira dai missili russi è vicina al Babyn Yar, luogo simbolo dello sterminio degli ebrei (30.000 quelli uccisi in Ucraina durante l’Olocausto). L’Ucraina non ha tardato a sottolineare questo «eterno ritorno» della storia. «C he senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…». Così ha scritto su twitter il presidente ucraino Zelensky .

Ore 17.35 – Per gli Usa truppe russe a corto di cibo

Secondo fonti dell’amministrazione Usa, le truppe russe in Ucraina starebbero incontrando crescenti difficoltà. Alcuni reparti sarebbero alle prese con scarsità di cibo e nelle ultime ore non avrebbero fatto consistenti progressi sul terreno. Secondo le medesime fonti, Mosca avrebbe già impegnato l’80% delle sue forze che erano state mobilitate per l’attacco all’Ucraina.

16.10 – La Russia avverte i cittadini di Kiev: «Bombarderemo». Nuove esplosioni nella capitale e a Kharkiv
L’esercito russo ha invitato «tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case».

Poco dopo, una forte esplosione è stata avvertita nella capitale ucraina.

Le sirene d’allarme per il raid aereo sono suonate un minuto dopo, ricordando ai cittadini di dirigersi al rifugio più vicino, scrive il quotidiano.

Fino a poche ore fa, la Russia negava di avere intenzione di colpire alcun elemento civile, come appunto i ripetitori di telecomunicazione.

Dopo quelli, violentissimi, di questa mattina — quando un’esplosione ha colpito piazza della Libertà e il palazzo del governatorato, uccidendo 10 persone — sono in corso anche nuovi attacchi a Kharkiv, seconda città del Paese con 1,4 milioni di abitanti, vicina alla frontiera russa. – Non si ferma l’esodo dei profughi verso la Polonia
Marta Serafini, da Leopoli Continua senza sosta il flusso di sfollati in arrivo alla stazione di Lviv, Leopoli verso il confine tra Ucraina e Polonia è diventata di fatto la retrovia del conflitto. Qui sono stati allestiti diversi punti di accoglienza. Sono già più di 660 mila i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, che stanno cercando rifugio nei Paesi confinanti, di cui oltre il 55% in Polonia.

«I numeri stanno crescendo in modo esponenziale. Sono passati solo sei giorni dall’inizio del conflitto» ha detto da Ginevra la portavoce dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati(Unhcr), Shabia Mantoo, assicurando che l’Unhcr sta mobilitando le risorse necessarie per rispondere più rapidamente ed efficacemente possibile all’emergenza. «Di questo passo, con un aumento così esponenziale, la situazione è destinata a diventare la più grande crisi dei rifugiati in Europa dall’inizio del secolo» ha sottolineato la stessa fonte.

«In arrivo 4 milioni di rifugiati dall’Ucraina, non lasciamo soli i Paesi che accolgono»: è l’accorato appello lanciato dall’Alto commissario Filippo Grandi in una lettera aperta al Consiglio di sicurezza dell’Onu, affermando che l’esodo dall’Ucrainacontinuerà a salire se non si fermerà il conflitto. «La situazione sta evolvendo così rapidamente e i livelli di rischio sono così elevati che è impossibile per le organizzazioni umanitarie distribuire sistematicamente gli aiuti di cui gli ucraini hanno così disperatamente bisogno» ha proseguito Grandi, chiedendo di non lasciare soli i Paesi che stanno accogliendo i profughi.

14.12 – «Cittadini Kiev vicino ai ripetitori lascino le case»

La Tass ha riferito che l’esercito russo ha invitato «tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case»

13.00 – Il discorso di Zelensky al Parlamento europeo
Il presidente Zelensky ha tenuto un discorso di fronte alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo. Parlando in videocollegamento, da Kiev, Zelensky ha detto che «vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo. Provateci che siete con l’Ucraina. Provateci che non ci lascerete soli e che siete davvero europei. Solo così la vita vincerà sulla morte».

«Non so se dire buongiorno, buon pomeriggio o buona sera», ha detto ancora Zelensky. «Non ci riesco perché ogni giorno per qualcuno potrebbe essere l’ultimo giorno. Parlo per i miei cittadini che difendono la libertà a caro prezzo».

«Putin», ha aggiunto, « parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili. E anche oggi «siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà».

Poco prima che Zelensky parlasse, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha spiegato che l’Eurocamera «accoglie con favore la richiesta dell’Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo».

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha accusato la Russia di «terrorismo geopolitico»; la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che per l’Ue è «il momento della verità»: «Il modo in cui rispondiamo alla Russia oggi determinerà il futuro del sistema internazionale. È in gioco il destino dell’Ucraina, ma lo è anche il nostro destino».

11.40 — I missili russi che aggirano le difese
Un video postato su Twitter dal corrispondente della Cnn Frederik Pleitgen testimonia il viaggio verso il confine ucraino di camion militari russi che trasportano Tos-1, sistemi montati su telai di carri armati T-72 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche che allo scoppio creano una fortissima onda di pressione che dilania gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Preoccupa anche la messa in allerta del sistema di difesa russo. Secondo quanto rileva Rsi, Radiotelevisione svizzera, Mosca dispone infatti di missili di tutte le gamme tra i quali gli intercontinentali Sarmat (che per la Nato sono gli Ss-X-30 Satan 2) che hanno una portata di 18.000 chilometri. Progettati per eludere le difese missilistiche avversarie grazie ad una fase di salita più breve, i Satan 2 sono pensati per trasportare fino a 15 testate nucleari o 24 dispositivi «d’inganno». Con un raggio d’azione di circa 18.000 km, il Sarmat, missile bistadio a propellente liquido del peso di oltre 200 tonnellate al lancio e con un carico utile di 10, è in grado di colpire qualsiasi punto del globo eludendo le difese (specie quelle Usa oggi in servizio), semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del Polo Sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di «early warning» o sistema missilistico difensivo.

11.21 —Mosca: «Avanti fino alla fine»

Le forze armate russe continueranno a condurre« l’operazione militare special»e fino al «raggiungimento degli obiettivi prefissati», ha dettoil ministro della Difesa russo Shoigu in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione di Stato. Mosca – mira a «smilitarizzazione e de-nazificazione» dell’Ucraina, oltre a proteggere la Russia da una «minaccia militare creata dai Paesi occidentali».

11.10 — Truppe bielorusse in Ucraina
Le forze armate di Kiev denunciano l’ingresso di truppe bielorusse a Chernihiv

11.03 — Lavrov: inaccettabile che ci siano armi nucleari Usa in Europa
Per la Federazione Russa è «inaccettabile» che le armi nucleari Usa si trovino sul territorio di un certo numero di Paesi europei, è giunto il momento che gli Stati Uniti se le riprendano. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un video messaggio indirizzato alla conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo, secondo quanto riporta la Tass. L’ambasciatore ucraino e diplomatici di numerosi Paesi hanno boicottato l’intervento di Lavrov, lasciando la sala all’inizio del suo messaggio preregistrato.

Ore 08.36 — Kiev, allarme bomba e colonne di carri armati
A Kiev suonano le sirene dell’allarme bomba, dopo una notte relativamente tranquilla rispetto ai giorni scorsi. Alcune immagini satellitari mostrano un convoglio militare russo nei pressi di Kiev lungo più di 40 miglia, oltre 60 chilometri, come riferito dalla Cnn. Il convoglio si estenderebbe dalla base aerea di Antonov, a nord di Pribyrsk, vicino al confine con la Bielorussia. A Kiev, quindi, la situazione resta «difficile» e «tesa», come spiegato dal sindaco della capitale, Vitali Klitschko. «I civili che rimarranno in città durante il coprifuoco senza un permesso speciale saranno considerati membri di gruppi di sabotaggio nemici», aveva detto su Facebook. Intanto, nella notte, è suonata l’allerta. A Kiev e in altre città ucraine — Rivne, Volyn, Ternopil, Uman, Cherkasy, Vinnytsia — si sono udite più sirene antiaeree.

08.35 — I video dell’attacco a Kharkiv

La città ucraina di Kharkiv è nuovamente sotto attacco questa mattina. Immagini televisive, rilanciate sui social, mostrano una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che la testata Kyiv Indipendent identifica come la sede del governo regionale. Secondo le autorità cittadine, in una nota, l’obiettivo «era il governatore della regione».

Ore 8.20 — 377 mila profughi arrivati in Polonia, 100 mila ieri.
Sono più di 377.000 le persone scappate in Polonia dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha riferito in un tweet la Guardia di frontiera. «Dal 24 febbraio, gli agenti delle Guardie di frontiera hanno lasciato passare oltre 377.400 persone in fuga ai valichi di frontiera con l’Ucraina». Solo ieri 100.000 persone hanno attraversato il confine. «Oggi 24 mila in sole due ore, dalle 7 alle 9».

Ore 7.44 – Un attacco in pieno centro, a Kharkiv

Il corrispondente del Financial Times Max Seddon ha pubblicato quelle che sembrano le immagini di un attacco nella piazza centrale di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, pesantemente colpita dalle bombe russe nelle scorse ore.

Ore 7.00 – Zelensky e i nomi dei caduti, in diretta
(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) Di prima mattina alle televisioni nazionali ucraine il presidente Volodymyr Zelenskiy legge in diretta i nomi dei caduti. Ha una maglietta verde militare e chiama la gente a combattere e resistere. L’ex comico si è trasformato in un leader militare carismatico ampiamente ascoltato. Così il Paese sta coltivando la nuova cultura della guerra e della capacità dì affrontare una prova tanto difficile.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, è atteso oggi in Polonia ed Estonia per incontri istituzionali sulla crisi ucraina e una visita alle truppe britanniche. Alla vigilia del viaggio, ha esortato gli alleati a “parlare con una sola voce”. Il Regno Unito, insiame ai suoi partner, ha assicurato, continuerà ad esercitare la massima pressione su Mosca.

07.22 Kazakhstan pronto a organizzare colloqui

Il presidente del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev si appella a Russia e Ucraina perché proseguano a negoziare e si è detto pronto ad organizzare colloqui tra i due Paesi e di agire come mediatore se necessario. Lo riferisce Itartass.

07-13 Rublo resta schiacciato sopra quota 100 con dollaro

Servono 104,5 rubli per acquistare un dollaro. La moneta russa fatica a riprendersi sui mercati valutari dopo che ieri, sull’onda delle sanzioni decise dalle potenze Occidentali, si è inabissata sopra quota 100. Il rublo prima dell’escalation militare si muoveva in area 75 sul dollaro.

Ancora una notte di paura a Kiev dove le sirene antiaeree hanno dato l’allarme e invitato gli abitanti a cercare riparo nei rifugi.

Un attacco con missili balistici russi esterni ha distrutto tre edifici residenziali a Kiev Oblast. Lo ha reso noto Kiev Independent. Un razzo ha colpito un dormitorio e due appartamenti a Vasilkov, Bila Tserkva e Kalinovka intorno alle 19 (ora locale), secondo il ministero dell’Interno. Più tardi in serata, un altro attacco missilistico a Bila Tserkva ha distrutto un dormitorio a tre piani.

Ore 6,50. Le forze russe sono arrivate alle porte di Kherson, nel sud del Paese: lo ha detto il sindaco. La città è ora quasi completamente circondata dai reparti di Mosca.

Ore 6.38 – Oltre 70 militari ucraini sono rimasti uccisi a Okhtyrka
I soldati sono stati uccisi durante un attacco russo alla base nella situata fra Kharkiv e Kiev. Lo riporta il Guardian che cita il capo della Regione su Telegram.

Ore 6.34 – L’aviazione ucraina: «Riceveremo 70 caccia dall’Ue»
L’aviazione ucraina ha annunciato che riceverà 70 caccia aerei. Nel dettaglio, la Bulgaria fornirà 16 MiG-29 e 14 Su-25, la Polonia fornirà 28 unità MiG-29 e la Slovacchia 12 MiG-29.

  • Base militare in fiamme nei pressi di Kiev

    Secondo il “Guardian”, che pubblica un video con immagini, una base militare ucraina è in fiamme vicino a Kiev dopo un attacco aereo sferrato la notte scorsa dalle forze russe. La base si trova a Brovary, a 25 km a nordest di Kiev. Nel video le persone a bordo dell’auto che riprendono la scena si chiedono se qualcuno sia sopravvissuto all’attacco e commentano che il posto di blocco della base è stato centrato in pieno.

    Il sindaco di Kiev: “Avvertite esplosioni per tutta la notte”

    Kiev è sotto un attacco “non-stop” da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere “a lungo” alle forze di Mosca. “Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha detto l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker”.

 

Ore 5.49 – Sirene antiaeree risuonano in molte città
Secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore nella città di Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest).

Ore 5.25 – L’Australia invierà missili e munizioni all’Ucraina
La fornitura, del valore di 50 milioni di dollari, è stata annunciata oggi dal premier Scott Morrison. Lo riporta la Cnn.

Ore 4.55 – Fumo dalle case lungo il percorso del convoglio russo diretto a Kiev
Le nuove immagini satellitari di Maxar Technologies, che documentano il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev lungo più di 60 km, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso: lo riporta la Cnn, che pubblica una di queste immagini. L’immagine riportata dall’emittente Usa mostra due colonne di fumo bianco provenienti da almeno due abitazioni apparentemente distrutte, a pochi metri di distanza dalla strada percorsa dal convoglio, a nordovest di Invankiv.

Ore 4.51 – Sirene antiaeree a Rivne e a Vinnytsia
Lo riferisce Kyiv Independent. I residenti sono invitati a recarsi al rifugio più vicino.

Ore 4.40 – Il sindaco di Kiev: attacco non stop contro la nostra città
Kiev è sotto un attacco «non-stop» da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere «a lungo» alle forze di Mosca. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha detto l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker», ha aggiunto. «Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa – ha proseguito -. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro». Rivolgendosi poi al presidente russo Vladimir Putin, il sindaco ha detto che l’Ucraina non vuole il ritorno della Russia: «Vediamo il nostro futuro come un Paese europeo, moderno e democratico. Questo è tutto. Nessuna discussione. È il nostro obiettivo. Stiamo combattendo per questo. Stiamo combattendo per il nostro Paese. Stiamo combattendo per il nostro sogno».

Ore 3.53 – Israele disponibile a tentare la mediazione fra Mosca e Kiev
In una telefonata il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha offerto al presidente russo Vladimir Putin la disponibilità del proprio governo di tentare la mediazione fra Ucraina e Russia. Israele vanta buone relazioni diplomatiche con Mosca e con Kiev.

Ore 3.22 – Membri forze speciali britanniche in pensione si offrono volontari contro la Russia
Una squadra di forze speciali britanniche in pensione si è offerta volontaria per andare in Ucraina per «sostenere la difesa del Paese». Lo riporta il quotidiano Mirror, citato da Ria Novosti, agenzia di stampa russa. Tra i volontari, ci sarebbero «cecchini altamente qualificati ed esperti nell’uso di missili antiaerei e anticarro». Secondo il Mirror, «ex paracadutisti» e «altri specialisti militari del Regno Unito» potrebbero unirsi ulteriormente ai gruppi delle forze speciali ucraine. Ma per il quotidiano Telegraph, oggi le forze armate britanniche faranno sapere ufficialmente che i soldati che non sono autorizzati a partire per l’Ucraina «indipendentemente dal fatto che siano in licenza o meno». Questo perché si teme un’escalation del conflitto.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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