Quirinale, settimo scrutinio: sarà l’ennesima fumata nera. Conte non si presenta al vertice tra le forze politiche

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(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
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 In attesa del vertice, il voto dei gruppi «in ordine sparso».

È in corso la prima chiama dei senatori del settimo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Dopo la nuova fumata di ieri sera e le nuove tensioni che si sono registrate tra gli schieramenti e all’interno delle stesse alleanze, e in attesa che si tenga l’atteso vertice di maggioranza, le coalizioni stanno votando in ordine sparso. I senatori del Pd non stanno rispondendo alla prima chiama, così i senatori di Lega e FdI, mentre i senatori di Iv rispondono alla chiama, risultando — quindi — presenti (l’orientamento è votare scheda bianca). Non stanno rispondendo alla prima chiama nemmeno i senatori di Leu, orientati anche loro a votare scheda bianca nella seconda, come quelli del M5s. I senatori di Forza Italia si stanno invece astenendo alla prima chiama

– Bernini: «Votiamo da II scrutinio». Tensione a riunione FI: «Non possiamo parlare più di tanto ora, perché c’è una trattativa in corso. In questo momento c’è uno step intermedio. Anche nella riunione dei nostri omologhi abbiamo chiesto di fare un attimo di stop, lasciare che la trattativa della maggioranza di governo vada avanti e poi dalla votazione di oggi pomeriggio cercare di trovare la quadra definitiva». Così Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato.

Toti: «Era sbagliato votare Casellati. Senza i numeri non si va all’assalto. Un tecnico? C’è Draghi».
È critico sul metodo adottato dal centrodestra nel sostenere la candidatura di Maria Elisabetta Casellati alla quinta votazione per il Colle, il governatore della Liguria Giovanni Toti, tra i fondatori di Coraggio Italia. «Siamo 32. Credo che più d’uno fra noi abbia dato il segnale che era sbagliato arroccarsi su posizioni che portano solo a un muro contro muro», dice in un’intervista al Corriere della Sera . Alla presidente del Senato sono mancati voti anche dal suo partito, Forza Italia. Toti dice di non avere nulla contro Belloni, Cartabia o Severino, ma se si vuole un tecnico «che sia la massima garanzia per la tenuta economica del Paese», allora «c’è Draghi».

Ore 9.41 – Renzi: «Vertice aggiornato, Conte non si è presentato»
«Avevamo appuntamento alle 8.30. C’eravamo tutti: io, Letta, Speranza, Salvini, Tajani, ma Conte non si è presentato», ha detto Matteo Renzi ai cronisti. E quindi, cosa avete deciso? «Niente, non c’era Conte e quindi ci siamo aggiornati a più tardi».

Ore 9.30 – Al via il settimo scrutinio
Con la prima chiama dei senatori prende il via nell’Aula di Montecitorio la settima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Anche in questo scrutinio è richiesta la maggioranza assoluta di 505 voti.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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