Belloni benedetta da Grillo, ma Di Maio si scaglia contro Conte. Giggino vorrebbe Draghi o Mattarella e non è un mistero

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Giuseppe Conte da un lato, Luigi Di Maio dall’altro. Il leader nella serata di iri incontra Matteo Salvini ed Enrico Letta e la spara. «Ho l’impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il parlamento, per la possibilità di una presidente donna, il M5s lo ha sempre detto», annuncia trionfante Conte dopo un vertice a tre con i leader di Pd e Lega. Poco prima Salvini, a differenza del segretario dem, aveva scelto la stessa strategia comunicativa del capo dei Cinque Stelle. Buttare lì un identikit femminile e aspettare le reazioni. Infatti, a sparigliare le carte mentre i parlamentari votavano in massa per Mattarella, ci sono le voci su Elisabetta Belloni, al vertice del Dis ed ex segretario generale della Farnesina. È lei la donna a cui pensa Conte per il Quirinale, nonostante in serata siano piovuti una serie di veti su di lei da diverse forze politiche. Dopo i veti, Beppe Grillo in un tweet fa il nome del capo degli 007. «Benvenuta signora Italia, ti aspettavamo da tempo», con l’hashtag #ElisabettaBelloni. Il fondatore sembra benedire l’operazione, ma la fuga in avanti costringe Di Maio a vergare una nota durissima. Il ministro degli Esteri attacca: «Trovo indecoroso che sia stato dato in pasto a dibattito pubblico un profilo come quello di Elisabetta Belloni, senza un accordo condiviso». Di Maio ribadisce: «Prima di bruciare i nomi bisognava trovare l’accordo nella maggioranza, così non va bene, non è il metodo giusto». Il messaggio è rivolto in primis a Conte e a Salvini, partiti lancia in resta con «la donna al Quirinale».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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