Sant’Antimo: onoranze funebri, interdittive antimafia e ditte sconosciute che operano sul territorio

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Diverse Interdittive antimafie nel 2020 sono state emesse dalla prefettura di Napoli nei confronti delle ditte di onoranze funebri operanti nel comune di Sant’Antimo. In concomitanza, però, con i provvedimenti interdittivi i manifesti funebri iniziavano ad apparire in “forma anonima”, cioè privi di indicazioni relative alle ditte chiamate ad eseguire il servizio. I nomi delle aziende, per qualche tempo, sparirono, insomma. Ultimamente, invece, i nomi delle ditte sui manifesti sono ricomparsi e sono riconducibili a ditte radicate in altri comuni o operanti in altre province della regione. Una situazione che ricorda molto quella del Comune di Marano, dove, a seguito delle interdittive antimafia, apparvero prima i carri e i manifesti funebri “anonimi” e poi ditte radicate e operanti in altre province della regione e persino nel basso Lazio. Era questo – secondo i magistrati della Dda di Napoli – lo stratagemma architettato per aggirare le interdittive antimafia emanate nei mesi scorsi dalla prefettura. L’inchiesta, condotta dai carabinieri della Compagnia di Marano, ha portato al sequestro di sette aziende e all’iscrizione di 21 persone nel registro degli indagati.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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