Scuola Campania, la Franzese: “Segnalare ai servizi sociali chi non manda i bimbi a scuola”. Ed è subito bufera

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Fanno discutere le parole del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Luisa Franzese, che terminerà il suo mandato a fine dicembre, riportate in un comunicato ufficiale dell’assessorato comunale all’Istruzione. Per Franzese, che naturalmente fa riferimento a leggi in vigore per la scuola dell’obbligo, i genitori che non portano i figli a scuola rischiano la segnalazione ai servizi sociali «per evasione scolastica» ma tali parole sono state interpretate da centinaia di famiglie come «una minaccia», poiché la loro difficile scelta è messa in atto «solo per tutelare la salute dei nostri figli visti i numeri di contagi ancora alti e la nostra regione in Zona Rossa». Il fronte del no alla didattica in presenza, che comunica attraverso il gruppo «Tuteliamo i nostri figli – Scuole chiuse in Campania» con oltre 25mila iscritti, è pronto con un ricorso ai giudici del Tar basato sul principio di precauzione introdotto dall’Unione europea nel 2000. Dall’altra parte della carreggiata, invece, il gruppo «Scuole aperte sempre» (11mila iscritti) per oggi alle 12 ha previsto un presidio di fronte alla prefettura di Napoli per richiedere l’apertura di tutte le classi e ordini scolastici denunciando quella che definiscono «anomalia campana», mentre gli studenti dei licei Vico, Labriola e Genovesi stanchi della Dad protestano con sit-in davanti scuola, da dove seguiranno le lezioni.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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