Il prolungamento è dato praticamente per scontato. Del resto se lo stato d’emergenza è stato necessario a luglio, il momento più “debole” dell’epidemia, difficilmente potrà non esserlo a metà ottobre. I numeri sono eloquenti. Il 29 luglio, quando fu adottata la proroga di 2 mesi e mezzo c’erano 386 contagi al giorno, oggi ce ne sono 1.800 al giorno. E preoccupa l’aumento dei posti letto occupati nei reparti Covid e nelle terapie intensive. Resta da capire se si opterà per una mini-proroga di poche settimane. O per una più lunga fino al 31 dicembre. «Faremo una valutazione da qui a qualche settimana – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza – ci teniamo pronti ad ogni evenienza», non escludendo la possibilità di mini-lockdown «a livello subprovinciale» escludendo «per il momento» interventi più estesi.
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