Il sindaco di Melito scrive a De Luca: “Servono militari sul territorio, la situazione rischia di degenerare”

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Caro Vincenzo,
ho molto apprezzato lo spirito ed il temperamento con il quale hai gestito fino ad oggi l’emergenza Coronavirus nella nostra Regione.
Le restrizioni e le ordinanze messe in atto in questi 50 giorni ci hanno permesso di evitare che il virus si espandesse a macchia d’olio nella Nostra Terra, ma le recenti disposizioni del Governo rischiano di far naufragare quanto di buono fatto dalla Giunta Regionale e da tanti Sindaci campani, che, come me, hanno dedicato tutte le proprie energie in questa battaglia, mettendo a rischio la propria salute per tutelare quella della comunità amministrata.

Anche io sono dell’idea che bisogna ricominciare, ma ritengo che ogni Regione, Provincia o Città debba avere i propri tempi. L’Italia è una ed una soltanto, ma le problematiche sono molteplici e differiscono da città in città. Tu che, come me, sei stato sindaco diverse volte sai perfettamente di cosa sto parlando. Una città è come una famiglia, ognuna diversa dalle altre. Sebbene sono certo che Tu ne conosca la conformazione, Ti snocciolo qualche dato sulla Città che ho l’onore di amministrare per la quarta volta.

Melito è composta da 40mila anime sparse (per modo di dire) in appena 3,8 km², con una densità abitativa tra le più alte di Europa. Il controllo della città è affidato, oltre che alla locale Tenenza dei Carabinieri, ampiamente sottorganico, ad appena 11 agenti di Polizia Locale con la possibilità di poterne impiegare al massimo 4 per turno. E’ superfluo dire che le forze dell’ordine operanti lungo il territorio di Melito, nonostante il gran lavoro e il
lodevole impegno, non sono numericamente adeguate per tenere a bada quella piccola ma indisciplinata porzione di cittadinanza che, nonostante gli sforzi, non ne vuol sapere di rispettare le regole.

Per tenerla a bada abbiamo fatto i salti mortali, ma temo che le ultime disposizioni del Governo, in particolar modo quelle che andranno in porto dal prossimo 4 maggio, rischino di farci ripiombare in una nuove e più copiosa emergenza.

I miei concittadini mi chiedono ordinanze forti ed in controtendenza rispetto a quanto previsto dal Governo, ma, come tu ben sai, i poteri dei Sindaci in materia di Covid-19 sono stati fortemente ridimensionati dagli ultimi DPCM e pertanto non sono nelle possibilità di poter mettere in atto misure rigide di contrasto alla diffusione del virus.
Alla luce di ciò, sono consapevole che soltanto con i dovuti accorgimenti e con le giuste restrizioni da parte della Regione Campania a Melito e, mi permetto di dire, in tanti altri Comuni con conformazione simile a quella della Città che amministro, si potrà evitare una crescita esponenziale dei contagi. Per questi motivi Ti chiedo a gran voce di continuare ad usare il pugno duro e di non mollare di un centimetro.

Le avvisaglie, infatti, nella mia Città non sono delle migliori (4 positività al Coronavirus nelle ultime 48 ore) e temo fortemente che la situazione possa precipitare e ritrovarci a metà maggio con un nuovo picco di contagi.

Lo scorso 14 marzo chiesi a sua Ecc.nza il Prefetto di Napoli l’ausilio dell’Esercito ed oggi rinnovo la richiesta anche a Te, in modo che possa rappresentare nelle sedi competenti l’esigenza della stragrande maggioranza dei melitesi, che con ordine e dignità sta rispettando le disposizioni e non merita che gli innumerevoli sforzi possano essere resi vani da una minoranza pericolosa.

Con stima e ammirazione per quanto da Te fatto per il popolo campano in questo periodo di emergenza, Ti saluto affettuosamente.

Antonio Amente, sindaco di Melito

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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