Disabili psichiatrici, a rischio chiusura quattro strutture intermedie. Operatori e sindacati all’attacco

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Strutture intermedie residenziali per disabili psichiatrici a rischio chiusura, scatta la protesta contro l’Asl Napoli 2 nord. In campo diverse sigla sindacali, Cgil, Uil, Fiasl e il Collettivo operatori psichiatria di Giugliano. “Con l’entrata in vigore delle nuove procedure di gara, contemplate nel decreto numero 5 – tuonano gli operatori delle cooperative e i sindacati – saranno chiuse quattro strutture intermedie residenziali e un centro diurno dell’Asl. Con questi tagli, conseguenzialmente, si abbasseranno anche i livelli assistenziali: da 40 posti letto si passerà a 20 per ogni centro intermedio e per il centro diurno”. L’applicazione del decreto, come in una sorta di effetto domino, avrà ripercussioni anche sulla forza lavoro. “Diminuiranno sia le ore di assistenza sia il numero degli operatori -spiegano dal Collettivo di Giugliano – Saranno escluse alcune figure professionali come quelle dei cuochi, dei maestri d’arte e degli animatori. Gli operatori socio-assistenziali invece sarebbero ridotti del 50 per cento e una drastica riduzione è prevista anche per le ore lavorative”. Cooperative, sindacati e lavoratori promettono battaglia. “In ballo – dicono – c’è il destino di tanti lavoratori e la qualità dell’assistenza ai disabili. Che fine faranno le persone che assistiamo e quale sarà prospettiva per i tanti licenziati?”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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