Marano, le ultime stranezze al Comune: i rinnovi degli incarichi per due funzionari. De Biase: “Sono esterrefatto. Per altri mi fu detto da Reppucci che non si poteva fare”

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Ci sono tante cose che non abbiamo capito, compreso nel corso degli undici di gestione targata Reppucci. Vicende che hanno lasciato perplessi in tanti, come il rafforzamento dell’ufficio legale del Comune a scapito di altri comparti dell’ente o il congelamento della delibera sugli spostamenti interni al municipio: quella che avrebbe dovuto portare un po’ d’ordine e aria nuova negli uffici guidati da anni dai soliti “mammasantissima”.

Tra le tante vicende in chiaroscuro, già segnalate in passato dal nostro portale, si evidenzia anche quella relativa alla proroga dei contratti di due dipendenti comunali, Elena Mucerino e Antonio Damiano. I due sono entrati in servizio, più di un anno fa, con contratti a tempo determinato rinnovabili soltanto dietro il parere positivo della commissione ministeriale che tiene sotto osservazione le manovre (per le assunzioni) dei comuni in pre-dissesto.

Nella stessa posizione si trovò anche un altro funzionario comunale, Elena Bassolino, ma il prefetto Reppucci, qualche mese fa, disse a chiare lettere che quel rinnovo non era possibile. La Bassolino, dipendente seria e affidabile, fu costretta ad andare via nonostante il dirigente del Personale dell’epoca, Luigi De Biase, si fosse dichiarato a più riprese disponibile a prorogare il suo contratto nelle more delle decisione del Ministero.

Non vi fu verso: Reppucci disse no, privando la struttura di una forza importante. L’altro giorno, però, al Comune è accaduto l’esatto contrario: i rinnovi di Mucerino e Damiano (che opera nell’ufficio legale diretto dall’avvocato Di Grezia) sono stati avallati (dal dirigente Bonino) senza batter ciglio.

“E’ una vicenda che lascia esterrefatti – tuona De Biase, a capo del settore amministrativo del Comune – Ricordo come se fosse ieri che, alla presenza dell’ex segretaria generale D’Ambrosio e della dipendente Cocca, feci presente al prefetto che c’era la possibilità, nelle more delle decisioni della commissione ministeriale, di prorogare l’incarico ad Elena Bassolino e che me ne sarei assunto la responsabilità firmando l’atto amministrativo. Mi fu risposto che non si poteva fare, che la stampa ci avrebbe attaccati. Ora, invece, quelle motivazioni addotte pochi mesi fa non valgono più. Ritengo si siano usate due misure e due pesi diversi”.

Anche noi chiedemmo al prefetto il motivo di quel mancato rinnovo. Reppucci, in evidente difficoltà, ci rispose che Elena Bassolino era parente di un ex collaboratrice del prefetto Tramonti, che aveva operato a Marano nel lontano 2012, e che la stessa Bassolino sembrava fosse imparentata anche con l’ex governatore della Campania e pertanto non era il caso di rinnovarle l’incarico. Giudicate voi.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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