Visite fiscali, orari e regole da settembre scatta la stretta

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Un ragazzo in cerca di lavoro davanti a una agenzia interinale, in una foto del 31 maggio 2010 a Pisa. ANSA/ FRANCO SILVI
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Le regole ci sono. L’Inps si occuperà anche delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, è una questione di giorni. Il primo settembre si formalizzerà il passaggio di consegne dalle Asl, finora attive nella Pubblica amministrazione, all’istituto con la creazione di un “Polo unico” della medicina fiscale così come previsto dalla riforma Madia. Mancano alcuni passaggi, come l’armonizzazione degli orari di controllo tra pubblico e privato, ma anche per questo bisognerà aspettare poco. Sulle visite fiscali, insomma, le novità non sono poche. A cominciare dal fatto che i controlli potranno anche essere «reiterati», ossia il medico durante una malattia di più giorni potrà recarsi anche più volte a fare visita al lavoratore. E poi potranno essere «selettivi», per verificare che chi si assenta magari ogni weekend o lunedì, sia malato per davvero.

Due documenti hanno dato il via all’operazione: la ministra Marianna Madia, con un atto di indirizzo, ha dettato le linee generali, mentre l’Inps stesso, per la prima fase definita di «sperimentazione», ha ufficializzato l’entrata in vigore della riforma con un atto firmato dalla direttrice generale, Gabriella Di Michele. La decisione di affidare all’Inps la competenza «esclusiva» sugli accertamenti era maturata all’indomani del famigerato capodanno dei Vigili romani. Era la notte a cavallo tra il 2014 e il 2015 e subito scoppiò la polemica sull’assenteismo di massa: si registrarono l’83,5% di “assenze dell’ultima ora”. Le motivazioni? Malattia e donazione del sangue. Ora si parte ma l’Inps non manca di sottolineare alcune criticità, lamentando come in alcune aree territoriali la carenza di medici disponibili appare particolarmente «rilevante».

Non a caso nell’atto di indirizzo sul Polo unico, si punta, come emerso nelle scorse settimane, a una «migliore distribuzione e copertura territoriale degli accertamenti». Come incentivo alle visite, Madia ha anche aperto alla possibilità di riconoscere dei premi ai dottori, in base al numero degli accertamenti accumulati, in modo da migliorare l’intensità e l’ampiezza dei controlli.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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