Da oltre tre anni, a Marano, è in servizio la ditta Green line, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio. L’azienda arrivò a Marano durante l’ultima gestione commissariale: si insediò con un affidamento diretto, dunque senza alcuna procedura ad evidenza pubblica, in luogo della Tekra, il cui gruppo madre (Balestrieri) era stato attinto da una interdittiva antimafia.
Da allora la Green line va avanti a suon di proroghe. Le proroghe sono uno strumento molto particolare e consentite solo in casi particolarissimi e per brevi periodo. La Green line, che non ha dunque mai vinto un bando di gara, è in proroga da anni e ha ottenuto, mediante trattativa con il Comune di Marano, un cospicuo aumento di canone: oggi siamo sui 520mila euro al mese.
Il Consiglio di Stato, quinta sezione, sulla questione proroghe è chiarissimo:
Con pronuncia n. 6955 del 18 ottobre 2021, infatti, la V Sezione del Consiglio di Stato si è soffermata sull’istituto della proroga degli affidamenti, ribadendone l’eccezionale ammissibilità in presenza di specifiche condizioni.
“Richiamando la granita posizione della giurisprudenza, formatasi già precedentemente rispetto all’entrata in vigore dell’attuale disposizione del Codice appalti (art. 106, comma 11, d.lgs. n. 50/2016, a mente del quale: “La proroga è limitata al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente”), la Corte ribadisce che “nell’ambito dei contratti pubblici il ricorso alla proroga tecnica costituisce un’ipotesi del tutto eccezionale, utilizzabile solo qualora non sia possibile attivare i necessari meccanismi concorrenziali” (cfr. Cons. Stato, sez. V, 23 settembre 2019, n. 6327; Id., 17 gennaio 2018, n. 274; Cons. Stato, sez. III, 3 aprile 2017, n. 1521). Ancora, il Collegio fa presente che le ragioni eccezionali della proroga devono essere valutate obiettivamente e non dipendere in alcun modo dalla condotta tenuta dall’Amministrazione”.
Qualcuno obietterà: cosa può fare l’amministrazione comunale? Molto semplice, anziché dare vita a proroghe su proroghe avrebbe potuto indire una mini gara ad inviti, come già accaduto in passato sotto altre giunte, e affidare in quel modo – magari per un anno – il servizio di raccolta dei rifiuti, nelle more dell’espletamento di un bando presso la stazione unica appaltante.
La gara, che era stata avviata anni fa dai commissari, è andata deserta. Il Comune, di recente, ha approvato il piano industriale e ora una nuova procedura di gara sarà espletata dalla Centrale di committenza nolana. Ci vorranno ancora altri mesi, se tutto andrà per il verso giusto. Nel frattempo la Green line, senza bando e senza alcuna procedura pubblica, è ormai da 3 anni e mezzo in servizio. Con affidamento diretto e con aumento di canone. Materiale e modalità che, a nostro avviso, saranno utilissime per la commissione di accesso agli atti che indaga sul municipio. Come se non bastasse, inoltre, la suddetta ditta in questi anni non ha mai rimediato una penale per il servizio fornito. Dunque, per l’ente il servizio è da ritenersi eseguito alla perfezione.
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