MARANO, LA STRANA DELIBERA DELLO SCORSO 14 MARZO. CEMENTO SOCIALE ALL’ORIZZONTE E C’E’ UN FILO ROSSO CHE LEGA TUTTO ALLA VICENDA DELLA SCUOLA DI SAN ROCCO?

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C’è una delibera, datata 14 marzo 2024, che in tanti non hanno compreso appieno. La delibera di giunta fa riferimento alla verifica della quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie ai sensi della legge del 18 aprile del 1962 numero 167. La cosiddetta 167, insomma.

Ma qual è il riferimento normativo? La legge 18 aprile 1962, n. 167 è una legge della Repubblica Italiana contenente disposizioni nel campo dell’urbanistica in Italia, in particolare nella materia dell’edilizia residenziale pubblica.

A Marano, qualche decennio fa, si utilizzò tale legge per realizzare edifici e fabbricati nella zona di via Falcone, anche se poi di edilizia residenziale pubblica si fece ben poco e con la complicità di amministratori e forze dell’ordine dell’epoca.

La delibera dello scorso 14 marzo, voluta dalla giunta Morra, può apparire strana e misteriosa ma forse non per chi conosce i vecchi “pallini” dell’attuale sindaco, che già nel periodo in cui era assessore della giunta Perrotta provò a lanciare o quanto meno annunciò un possibile piano per l’housing sociale, un’altra forma di intervento di edilizia residenziale pubblica destinata alla fasce meno agiate della popolazione.

Nel corpo della delibera, approvata in giunta, il responsabile del settore urbanistica del Comune traccia un excursus sulla questione delle aree che potrebbero servire per tale destinazione e un certo punto tocca il tasto dei terreni di via San Marco – quelli della cosiddetta lottizzazione C4 – già bocciata nel 2012 dal prefetto Gabriella Tramonti e poi confermata dai pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato.

Non è chiaro perché la giunta, con un piano urbanistico in itinere, abbia voluto riaffermare che “nel comune di Marano, ai sensi dell’articolo 172 del dlgs 267/2000 ad oggi non risultino disponibili aree per l’assegnazione di fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie ai sensi della legge 167 e della legge 865 del 1971 che potranno essere cedute in proprietà o diritto di superficie”.

A molti la delibera sembra in qualche modo essere collegata alle attuali vicende amministrative relative alla questione della nuova scuola di San Rocco, alla variante che sarà concessa (per un edificio non adibito a scuola) a un privato, all’individuazione di nuove aree da espropriare per una scuola che difficilmente sorgerà in futuro, mentre il Comune – nell’area richiamata proprio dall’atto voluto dalla giunta Morra – ha attualmente a disposizione 16 mila metri quadri di terreno in cui potrebbe far sorgere proprio un istituto scolastico e tanto altro.

E’ una delibera che in molti stanno analizzando. Il sindaco Morra, quando qualcuno lo attaccava in campagna elettorale bollandolo come uno propenso a dare vita ad altre colate di cemento sul territorio, reagì vibratamente, rispedendo al mittente gli attacchi (“il cemento lo tenete in testa”, scriveva qualche mese fa). Sul nuovo Puc e su questa delibera, tuttavia, i dubbi restano.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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