Giffoni Valle Piana: tavola rotonda sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione

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Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione al centro del convegno che vedrà, a Giffoni Valle Piana, esperti e professionisti confrontarsi su un fenomeno che ha raggiunto livelli preoccupanti. Le statistiche recenti, infatti, segnalano che l’esordio avviene in età sempre più giovane e che l’incidenza nella popolazione è sempre maggiore. Fare divulgazione su un tema così delicato può rappresentare un modo concreto per informare le persone e aiutare chi vive, a volte tragicamente, questa condizione. A confrontarsi sabato 23 marzo, presso la struttura Volpari, saranno la dottoressa Patrizia Morretta, psicologa e psicoterapeuta, la dottoressa Lucia Salerno, biologa nutrizionista, il dottor Vincenzo Bove, nutrizionista, e la dottoressa Maria Marino, educatrice e pedagogista. L’incontro, promosso dall’associazione APS Foné, sarà moderato dai giornalisti Marcello D’Ambrosio e Mariarosaria Di Vece. L’iniziativa rientra nelle iniziative legate alla giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, che ricorre il 15 marzo e mira a sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari, fenomeno spesso sottovalutato. La giornata è stata istituita nel 2012 dall’Associazione Ligure “Mi Nutro di Vita” ed è frutto dell’idea di un padre, che il 15 marzo ha perso sua figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia.  I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo.  I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o bingeeating disorder, BED). I DCA investono circa 6 milioni di giovani da quanto emerge dagli ultimi dati riportati dal “sole 24 ore”, nel 2022 rispetto all’anno precedente si registra un incremento di 1,4 milioni di casi. Sempre analizzando gli ultimi report si evince che il 20% dei soggetti che ne soffrono sono al di sotto dei 14 anni, ma alcuni casi si registrano già dagli 8 anni, ciò mostra un abbassamento dell’età d’insorgenza dei sintomi. Cresce anche la comparsa tra i maschi dove per la fascia 12-17 anni conta il 20% dei casi. Quando si affronta l’argomento è importante ricordare che questi disturbi non presentano solo delle conseguenze negative sul piano organico, ma anche effetti sul piano psicologico e sociale andando a compromettere notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto. Nonostante ciò solo una piccola percentuale di persone che soffrono chiede aiuto pertanto è importante far conoscere ai più giovani cosa sono questi disturbi per aiutare ad identificarli e a chiedere l’aiuto necessario non appena emergono sia per loro stessi che per i compagni.  Un altro dato da prendere in considerazione è quello dell’ultimo report Istat che evidenzia che in Italia circa 2 milioni di bambini e adolescenti di età compresa tra i 3 e i 17 anni sono in sovrappeso e non praticano sport né attività fisica ed evidenzia come l’eccesso di peso tra i minori aumenti significativamente passando da Nord a Sud dove raggiunge il 32,7%. Il report evidenzia anche come le caratteristiche dell’ambiente socioculturale in cui sono inseriti i minori possano influire sui loro stili di vita. Sulla base di queste premesse emerge la necessità di promuovere sui territori un’educazione all’adozione di sani stili di vita.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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