Marano, scandalo Giudice di Pace. L’avvocato De Nigris risponde al consigliere De Stefano. “Con Visconti ci adoperammo per far emergere la verità”

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Egregio dott. Bocchetti,

Le invio, conoscendo il suo rispetto per la verità, la seguente precisazione alle dichiarazioni rese dal Consigliere Salvatore de Stefano e pubblicate dal suo giornale.

Ci tengo a ricordare che nel maggio 2020 il sindaco Rodolfo Visconti ed io abbiamo depositato un esposto denunzia alla Procura Regionale della Corte dei Conti esponendo la “inquietante” vicenda del palazzo del Giudice di Pace, che fu costruito sul terreno di proprietà dei signori Cavallo.
La vicenda nasce nel 2007, ma il vero problema è che la procedura di esproprio della proprietà Cavallo non fu mai completata.
La storia è complessa ed articolata e durante l’amministrazione Visconti fu tentato anche un accordo con i signori Cavallo che potesse essere non eccessivamente gravoso per il Comune di Marano.
Nella denuncia suddetta si mettevano in evidenza le irregolarità commesse dagli amministratori e dirigenti tecnici del Comune di Marano dell’epoca, i quali avevano evidentemente posto in essere azioni e omissioni che arrecavano danni economici e patrimoniali ingenti all’ente pubblico.
La procedura espropriativa non completata ha comportato che dall’iniziale cifra accantonata di euro 94 mila per l’esproprio del terreno si è giunti oggi ad una valutazione totalmente diversa e molto più onerosa per il Comune di Marano di Napoli che è rimasto proprietario del solo 27% dell’immobile suddetto.
Chiedemmo all’aurorità competente di fare tutte le indagini necessarie con conseguente quantificazioni dei danni procurati all’Ente.  La Procura non agì perchè erano ancora pendenti procedimenti relativi alla questione suddetta.
Questo per la precisione.
Distinti saluti
Avv. Marinella de Nigris
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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