Napoli, la sinistra al governo della città aumenta ancora le tasse: 20 per cento in più di Irpef

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In Consiglio approvato l’incremento dell’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF dello 0,1% 

Alla presenza di 29 consiglieri i lavori del Consiglio comunale, presieduto da Vincenza Amato,  sono ripresi in seconda convocazione. Durante la sessione, sono state approvate due delibere di variazione di bilancio: la n. 447, per riconfermare il contratto con Consip per la connettività fornita da Fastweb, e la n. 446, per coprire spese legate all’acquisizione di risorse tecnologiche. Entrambe sono state approvate a maggioranza, con l’astensione di alcuni consiglieri e l’opposizione dei gruppi Forza Italia e Maresca.
Approvata a maggioranza con l’astensione di Bassolino e il voto contrario di Lange, Clemente, Forza Italia e Gruppo Maresca la delibera  n. 474, illustrata dall’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, relativa all’incremento dell’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF dello 0,1%, a decorrere dal 1 gennaio 2024. Il proseguimento , ha spiegato, della decisione assunta l’anno scorso con il Patto per Napoli. L’aliquota Irpef, ha ricordato, era allo 0,8% e l’impegno era di incrementarla dello 0,1% per il 2023 e dello 0,1% per il 2024, prevedendo fasce di esenzione – ad esempio i redditi fini a 12mila euro- per tutelare le categorie più deboli. Nel dibattito Salvatore Guangi (Forza Italia) ha visto una cosa grave in questa decisione, chi ha votato per questa amministrazione si è ritrovato con le tasse aumentate. Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha ricordato le difficili condizioni finanziarie in cui versava la città a causa della cattiva gestione degli ultimi anni. Questo piccolo aumento non è da stigmatizzare e in proporzione non è elevatissimo, e rappresenta un investimento importante per il futuro la città. Per Gennaro Acampora (PD) la deliberà andava addirittura votata l’anno scorso, in quanto necessario adottare misure per mettere in sicurezza finanziaria la città contro il rischio di fallimento. Il Patto per Napoli aveva questo scopo, e naturalmente bisognava adottare atti conseguenziali per rispettarlo. È un incremento che in proporzione incide poco sul bilancio delle famiglie ma, ha concluso, va avviata una lotta seria ai grandi evasori. Nino Simeone (Misto) ha ricordato la condizione di dissesto di fatto nella quale versava il Comune all’insediamento della giunta Manfredi, ma  il 2024 deve essere l’anno della svolta altrimenti i cittadini non capiranno anche il minimo aumento senza risposte concrete sulla qualità dei servizi in città e soprattutto sulla riorganizzazione efficace delle partecipate. Per Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa verde Difendi la città) è sempre difficile approvare una delibera che aumenta seppur di poco le imposte, ma bisogna anche pensare a quali sarebbero state le conseguenze del dissesto. Questa delibera è un atto di responsabilità e lancia la sfida di ´Municipia’, che consentirà di reinvestire per mettere in sicurezza la città , migliorare i servizi e valorizzare il patrimonio, senza necessariamente venderlo. Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha ricordato le condizioni del Patto per Napoli e ha chiesto di verificare altre misure di compensazione che non gravino troppo sui cittadini. Ha chiesto anche un aggiornamento sul contenzioso con i grandi evasori del Comune e sulle transazioni in corso. Questa  delibera viene votata con rammarico ma con la speranza che con l’incremento che si otterrà si potranno fornire servizi adeguati. Per Iris Savastano (Forza Italia) è l’ennesimo contributo che si chiede ai cittadini senza nessun cambiamento concreto nella qualità dei servizi offerti ai cittadini, dopo ben due anni. Il problema non è l’aumento delle tasse ma il fatto che nulla sia cambiato. Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) serve un controllo serio sulla riscossione e sulla spesa della città, anche sacrificando feste e manifestazioni, spiegando ai cittadini che il recupero di queste risorse consentirà di offrire servizi  migliori. Il 2024 sarà lo spartiacque, dovremo rendere conto di questi sacrifici chiesti. Antonio Bassolino (Misto) ha ricordato come anche negli anni del dissesto siano accadute cose importanti, partendo dal bisogno di concretezza nelle scelte, come gli interventi sulle buche stradali, e dal coinvolgimento dei cittadini. È questo il tempo per l’amministrazione di fare una riflessione più vera, cercando di creare più sintonia con i cittadini e di comprendere le cose che non funzionano.
Nella replica Baretta ha definito  questa misura una polizza di assicurazione sul futuro della città . Le osservazioni critiche ricevute vanno tenute in considerazione, ma va ricordato che il Comune è in predissesto e in un piano di riequilibrio che lo impegna fino al 2044. Si deve tuttavia pensare a una strategia per affrontare questa complessità, una strada che non sia solo contabile ma che si inserisca in un più ampio piano di crescita della città. Risparmiare spendendo: questo è l’obiettivo, tenendo quanto più separati il governo del debito della città e la spesa corrente che, in questo contesto, è necessariamente il risultato della capacità di riscossione dell’Ente. Prima si riesce a  controllare il debito, prima si potrà investire le risorse per migliorare i servizi, tentando di rovesciare lo schema che induce all’evasione allargando la platea dei contribuenti. Per il 2024 vanno decise le priorità di spesa, ha concluso, con una visione complessiva che produca una inversione di tendenza strutturale e definitiva per i prossimi 20 anni.
Bocciata, invece, la mozione presentata da Forza Italia che chiedeva di procrastinare l’aumento al 2025.
Ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini. La sinistra napoletana continua con l’aumento delle tasse, dopo il rincaro del 20% della Tari, e l’aumento dello 0.1% dello scorso anno, anche per quest’anno vi sarà un aumento dell’IRPEF. Un aumento delle tasse che non corrisponde ad un miglioramento dei servizi in città. Napoli vive grazie all’intraprendenza dei propri cittadini e l’Amministrazione come premio, ancora una volta aumenta le tasse. Abbiamo presentato una mozione per chiedere a questa Giunta di posticipare gli aumenti di un anno, ma non votandola si assumeranno la responsabilità di chiedere ancora una volta sacrifici ai napoletani. Tasse tasse tasse, da sempre è stato questo l’unico mantra di questa sinistra.
I consiglieri comunali di Forza Italia Napoli
Salvatore Guangi
Iris Savastano
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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