Prof ucciso a Melito, domani riapre la Guarano: è prevista anche una manifestazione. Alunni accolti ai cancelli da docenti e sindaco

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E’ durato pochi minuti l’interrogatorio di garanzia, che si è tenuto ieri, di Giuseppe Porcelli, il bidello accusato dell’omicidio di Marcello Toscano, docente della Marino Guarano. L’indagato, da tre giorni detenuto in una cella di Poggioreale, non ha ammesso le sue responsabilità e non ha riposto alle domande del gip Daniele Grunieri. Nemmeno il suo avvocato, il penalista Emanuele Caianiello, ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Emergono, intanto, ulteriori dettagli sul movente dell’efferato delitto, consumato martedì scorso all’interno del cortile della scuola Marino Guarano di Melito. Porcelli – secondo rumors sempre più insistenti – avrebbe chiesto un prestito al docente di sostegno per finanziare l’apertura di un’attività commerciale o per l’acquisto di un immobile, con ogni probabilità da rilevare o già rilevata in qualche asta. Non si esclude che l’indagato – in passato condannato con sentenza definitiva per violenze familiari – puntasse ad inserirsi nel mondo del commercio o in altri settori affini. Tali indiscrezioni non vengono al momento confermate ma nemmeno smentite dagli inquirenti della Procura Napoli nord. Quel che è certo è che tra la vittima e il carnefice c’erano interessi economici in comune.

La città di Melito, intanto, è ancora sotto choc per quanto accaduto all’interno dell’istituto scolastico di via Delle Magnolie. I genitori degli alunni della Marino Guarano chiedono “trasparenza e verità”. “Abbiamo fiducia nell’operato della giustizia – spiegano alcune mamme – ma è opportuno che gli inquirenti ci dicano cosa è realmente accaduto e cosa c’è dietro questo orribile delitto. Abbiamo diritto di sapere in quale contesto è maturato tutto ciò  – aggiungono – Se c’erano delle avvisaglie e se i nostri figli possono recarsi a scuola in totale sicurezza avendo piena fiducia negli operatori scolastici”. In queste ore fanno sentire la loro voce anche i docenti della Marino Guarano: “Sono state ore di silenzio e di riflessione – si legge in una nota sottoscritta da tutti gli insegnanti della scuola media – Chiusi nel nostro dolore per la scomparsa del nostro amico e collega Marcello Toscano, abbiamo deciso di ascoltare piuttosto che parlare. Ci siamo chiesti e ancora ci chiediamo perché? Ma non siamo giudici e non spetta a noi emanare sentenze. Per questo ci sono gli organi preposti e la giustizia farà il suo corso. Ne abbiamo sentite di tutti i colori in questi giorni – aggiungono i docenti – Ancora una volta la macchina del fango si è messa prontamente in moto per screditare il nostro operato. Senza rispetto per il nostro ruolo. Senza rispetto per il nostro dolore. Senza rispetto per Marcello. Noi ci dedichiamo con dedizione e professionalità ai nostri ragazzi, e continueremo a farlo sempre. Non siamo degli eroi e non pretendiamo onorificenze. Ma rispetto si. Del nostro ruolo di educatori che fanno il proprio dovere per assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni di questo martoriato territorio”.

Gli alunni della Marino Guarano torneranno in classe domani e saranno accolti da tutti gli insegnanti, dalla preside e dal sindaco Luciano Mottola all’ingresso del cancello. Sempre domani, proprio davanti alla scuola già in passato balzata alle cronache per alcuni episodi di bullismo, andrà in scena anche una manifestazione organizzata dai genitori. Chiedono maggiori controlli, telecamere, sicurezza, ma soprattutto un futuro migliore per i loro figli.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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