Di Maio e il collegio “segreto” per evitare la sfida con Conte

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È guerra di nervi tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, con quest’ultimo che non ha ancora scelto il collegio uninominale nel quale si presenterà agli elettori e, di conseguenza, neppure l’ex premier ha deciso se e dove presentarsi per fare un bel dispetto al suo ex capo politico. La prospettiva che Conte, forse, cerca mentre Di Maio, invece, evita, è quella di una sfida a singolar tenzone tra capo politico ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle. E sono due prospettive completamente opposte perché Conte può fare affidamento di essere eletto anche in uno dei cinque listini del proporzionale dove, di impero, si è piazzato da capolista. Non è così per Di Maio che invece avrà probabilmente difficoltà a ritornare in Parlamento attraverso i listini del proporzionale dal momento che non è per nulla scontato che Impegno Civico (il partito creato insieme a Bruno Tabacci) possa superare la soglia di sbarramento prevista dal rosatellum del 3 per cento. Ci vuole poco a capire che è nell’uninominale che Di Maio si gioca «la partita della vita». E per il ministro trovarsi di fronte in una sfida diretta l’ex premier renderebbe di certo il risultato più incerto. Conte aspetta Di Maio, vuole capire dove l’altro si presenterà e fare la sua di mossa: quella già ribattezzata «la mossa del giaguaro».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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