Grillo stoppa Di Maio e gli altri: no al terzo mandato, deroghe solo per parlamento europeo e consigli regionali

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Beppe Grillo non transige sulla regola dei due mandati che ha contraddistinto la vita del MoVimento 5 Stelle e spegne le speranze di chi ha confidato che pure quell’usanza venisse meno.

I grillini destinati a non poter essere ricandidati in Parlamento non sono pochi. Come ha scritto Francesco Curridori in questo articolo, sono 66 i parlamentari che non saranno rieleggibili per una norma interna all’emisfero grillino. Tra questi anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Camera Roberto Fico, l’ex portavoce Vito Crimi e la vice-presidente del Senato Paola Taverna. E la “scure” di Grillo, per così dire, interessa soprattutto questi esponenti.

Stando a quanto ripercorso dall’Adnkronos, la presenza del fondatore del MoVimento 5 Stelle a Roma, oltre a valutare la strategia da adottare nei confronti della sospensiva delle delibere disposta dal Tribunale di Napoli – quella che ha azzerato di fatto i vertici pentastellati, ex premier giallorosso e gialloverde compreso – sarebbe servita pure a chiarire il perimetro della regola dei due mandati. E Grillo avrebbe aperto a deroghe solo per le candidature in Parlamento europeo o nei Consigli regionali.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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