Giunta Manfredi, Sergio D’Angelo (Napoli Solidale): «Non sarò Assessore». Sullo sfondo un ruolo in una partecipata

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Napoli, 21 ottobre – “Il lavoro che attende la nuova giunta comunale di Napoli è immane. Questo vuol dire che l’azione di governo deve essere chiara, rapida, efficace e in linea con gli impegni programmatici assunti in campagna elettorale. Sosterrò perciò il sindaco, senza far mancare il mio leale contributo, ma non ci sono state in questa prima fase le condizioni per un mio coinvolgimento nell’esecutivo.” In un lungo post sui social Sergio D’Angelo, 3244 preferenze alle recenti elezioni comunali per la lista Napoli Solidale, ha subito sgombrato il campo da ogni ipotesi di una sua entrata in Giunta come assessore. A conferma della linea Manfredi di non pescare tra i consiglieri comunali per gli assessorati. Perché sarebbero poi troppe le fibrillazioni che si scatenerebbero nella sua variegata e vasta maggioranza. Inoltre, bisogna tener conto che Napoli Solidale è una lista civica cartello di più forze politiche della sinistra: dovrebbe essere Articolo  1 ad esprimere un assessore, probabilmente una donna. Mentre Sinistra Italiana può già vantare il presidente della Sesta Municipalità, Sandro Fucito, già ex presidente del consiglio comunale. Alla componente di D’Angelo, a cui appartiene anche l’altro consigliere comunale eletto Rosario Andreozzi, sarà premiata con un ruolo in una delle partecipate.

C’è chi interpreta la campagna elettorale– ha scritto D’Angelo- come una teoria di vaghe e roboanti promesse finalizzata esclusivamente a raccogliere il consenso necessario per essere eletto. Io non sono fra questi. Ritengo anzi di avere un impegno morale e politico con ognuno degli elettori che mi ha concesso il privilegio del suo voto. L’idea di città che abbiamo espresso, e che ritengo compatibile con la maggioranza uscita dalle urne, si articola intorno ad alcuni punti fermi che considero imprescindibili.” Il presidente di Gesco, potente consorzio di cooperative sociali, già assessore al welfare ai tempi del primo mandato da sindaco di Luigi de Magistris, ha spiegato i punti dirimenti del suo impegno in consiglio comunale ovvero le politiche sociale e l’ecologia: “Sono stato il capolista di Napoli Solidale non perché il nome mi fosse stato suggerito da un’agenzia pubblicitaria, o da un mago dei social network, ma perché sono certo che la solidarietà deve essere uno degli assi più urgenti e qualificanti dell’azione di governo. Napoli vive un’emergenza sociale. Una parte considerevole della popolazione vive male perché non ha lavoro, perché lo fa a nero ed è sottopagata, perché vede i propri figli costretti a emigrare. Essere solidale significa aggredire il nodo delle disuguaglianze.” D’Angelo ha poi aggiunto:Il nostro gruppo consiliare lavorerà per una Napoli ecosostenibile, che vuol dire più trasporto pubblico – con la costituzione di un’azienda unica metropolitana – meno auto e meno auto inquinanti nelle strade, più parchi e più verde.” C’è un passaggio della nota di D’Angelo che però lascia un indizio pesante sul suo futuro: “La città dei beni comuni a partire dall’acqua, proseguendo il lavoro realizzato da ABC che deve restare un’azienda speciale perché ha dimostrato che eccellenza e qualità possono essere realizzati da un soggetto pubblico. Per la stessa ragione va riorganizzato e migliorato il sistema delle partecipate senza perdere un solo posto di lavoro. Per questo ci siamo candidati, per questo ci avete eletti e questo è perciò il mandato politico che ci avete conferito.” Un auspicio chiaro, che sottolinea l’attenzione di D’Angelo verso l’azienda speciale dell’acqua, ABC Napoli, di cui è stato commissario straordinario, oltre che per le altre partecipate. Considerando che il ruolo di presidente di ABC, attualmente ricoperto da Alessandra Sardu, nominata dall’ex sindaco de Magistris nemmeno 5 mesi fa, avviene su nomina fiduciaria, è praticamente certo che Manfredi nominerà una nuova figura. Probabilmente su indicazione dello stesso D’Angelo, non appena sarà approvato il bilancio consolidato dal nuovo Consiglio Comunale. A meno il sindaco Manfredi non decida di affidargli un ruolo manageriale per un’altra delle aziende partecipate del Comune.

© Copyright Emiliano Caliendo, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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