Giudice corrotto condannato a 8 anni e 10 mesi. Capuano seguì il caso del cimitero di Marano

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E’ stato condannato a 8 anni e dieci mesi per corruzione l’ex giudice Alberto Capuano della sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli. A deciderlo i giudici del Tribunale di Roma che hanno condannato anche Valentino Cassini e l’ex consigliere della Decima Municipalità di Napoli (Fuorigrotta- Bagnoli) Antonio Di Dio e a sei anni e sei mesi. Quattro anni e mezzo sono stati inflitti invece a Giuseppe Liccardo.

Le accuse contestate a vario titolo nell’inchiesta della procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Gennaro Varone, sono corruzione in atti giudiziari, corruzione per l’esercizio della funzione, traffico di influenze illecite, tentata estorsione e favoreggiamento personale. Per il gip di Roma che nel 2019 firmò l’ordinanza con le misure cautelari si trattava di un gruppo in grado di «sospendere procedure esecutive penali e ritardare verifiche dei crediti fallimentari, provocare la scarcerazione di detenuti ed il dissequestro dei beni di importanti esponenti della criminalità organizzata». 

Capuano seguì il caso de cimitero di Marano, del suo ampliamento, ancora atteso. Si interfacciò con l’ex commissario Tramonti e con i politici che si insediarono dopo di lei.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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