Matteo Salvini: “No-vax etichetta superficiale, farsi domande è lecito”

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foto IPP/zumapress roma 20-05-2020 arrivo al senato per il voto di sfiducia contro il ministro della giustizia nella foto matteo salvini segretario della lega con la mascherina tricolore per l'emergenza coronavirus WARNING AVAILABLE ONLY FOR ITALIAN MARKET
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“Io credo alla scienza, osservo la realtà e amo la libertà. Anzi, le libertà, tutte le libertà. Io mi sono vaccinato per libera scelta, ma non penso che tutti gli italiani debbano essere costretti a farlo. Sono per l’informazione, non per l’imposizione, gli obblighi le multe”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista a Libero, oggi in edicola, parlando del Green pass e delle norme che regolano la campagna vaccinale anti-Covid. “Oggi il Green pass, con i letti di terapia intensiva per fortuna vuoti al 98%, rischia di escludere dalla vita sociale più della metà degli italiani – continua -. Una famiglia (anche vaccinata) che andrà in vacanza a Ferragosto con una figlia di 14 anni, dovrà fare un tampone ogni volta per andare in pizzeria, in piscina o al parco giochi? Non si sta esagerando? E se il pass evita tutti i problemi, perché non riaprire in sicurezza anche ai discoteche, con il pass? E se il pass evita tutti i problemi, perché non riaprire in sicurezza anche le discoteche, con il pass? Ci sono in ballo 3mila imprese, 100mila posti di lavoro e, soprattutto, il diritto di milioni di ragazzi a vivere e divertirsi, in sicurezza”.

Cauta la posizione sui no-vax: “Farsi delle domande credo sia lecito. Che il vaccino sopra i 60 anni salvi vite è certo, sui bambini e sui ragazzi la stessa comunità scientifica internazionale invita alla cautela. Cosa sono tutti no-vax? Etichetta che viene attaccata addosso con superficialità. Le migliaia di persone che sono scese in piazza nel weekend, molte delle quali vaccinate e informate, sono un fatto significativo: vanno ascoltate e capite, non censurate o insultate”.

Ai dubbi sul Green pass, soprattutto per quello che riguarda i controlli sull’attuazione, Salvini risponde: “Sono domande da girare ai ministri Speranza e Lamorgese”. Mentre sotto l’aspetto pratico, aggiunge: “Se per le partite negli stadi o per i grandi concerti forse un senso ci poteva essere, partire a inizio agosto con tutte le altre attività sarà ingestibile. Che facciamo, trasformiamo baristi, bagnini e camerieri in poliziotti? – si domanda il leader del Carroccio -. Gli italiani sono persone di buon senso e rispettosi, non meritano altri problemi e altra burocrazia, penso soprattutto al mondo del turismo, del commercio e ai molti genitori con figli, alle loro difficoltà. Almeno concedere tamponi salivari, rapidi gratuiti a tutti, sarebbe utile. Quando il Green passa arriverà in aula, presenteremo tutti gli emendamenti necessari”, annuncia Salvini.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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