Ruiz, Mertens, Kouly e Manolas, senza Champions taglio stipendi e addii sicuri

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Champions o non Champions, sono in tanti a rischiare di non essere confermati o a preferire altri lidi. Il primo a rischiare è Dries Mertens, alle prese con un’annata difficile deludente che emerge in tutto il suo peso facendo il rapporto ingaggio-resa: 5 milioni lordi a fronte di un bottino realizzativo di appena 6 reti. Al di là dei freddi numeri, il belga è apparso ormai in un certo senso fuori contesto soprattutto sotto il profilo del gioco ed è un paradosso per colui che a lungo era stato il fulcro della manovra azzurra, diventando contestualmente il miglior marcatore del club e il leader maximo di una squadra che oggi dimostra di poter fare tranquillamente a meno dell’apporto del numero 14.

Il discorso è diverso per Kalidou Koulibaly che, nonostante un rendimento lontano da quello dei giorni più felici, si conferma il pilastro di una difesa comunque balbettante nell’arco dell’intera stagione. Più merito del senegalese o più demerito degli altri colleghi, con in cima alla lista un Kostas Manolas forse mai all’altezza del ruolo a lui assegnato fin dall’approdo a Napoli?

A rimanere un’illusione sarà anche il rinnovo di Fabian Ruiz, che merita un approfondimento a parte rispetto a due elementi chiaramente giunti a fine ciclo all’ombra del Vesuvio. Lo spagnolo, pur non avendo mantenuto completamente le aspettative nate dopo una prima stagione azzurra da stropicciarsi gli occhi, è un giocatore sul quale il Napoli punterebbe ancora: il condizionale è d’obbligo perché in realtà è il classe ’96 a non puntare più sul Napoli, avendo spento sul nascere qualsiasi trattativa per prolungare la sua permanenza nel club partenopeo pur di tornare in pompa magna in patria.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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