Maradona, i primi risultati dell’autopsia: lunga agonia, ma non aveva assunto droghe

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Secondo l’autopsia Maradona sarebbe deceduto a seguito di un edema polmonare acuto, associato alla riacutizzazione di un’insufficienza cardiaca cronica (il cuore di Diego aveva una miocardiopatia dilatata e pesava 503 grammi, quasi il doppio di uno normale). Inoltre, all’interno del fegato sono state riscontrate tracce di una probabile cirrosi, dentro i polmoni la rottura di sette alveoli e un fuoco con edema intralveolare, mentre nei reni una necrosi tubulare acuta. Purtroppo Diego non è scomparso per una morte improvvisa, ma dopo una agonia nel letto dove si riposava durata dalle sei alle otto ore.

Il corpo di Maradona è risultato “pulito” all’esame autoptico. L’esito del tossicologico che era stato effettuato sul cadavere dell’ex Pibe ha escluso che la morte sia stata provocata dagli abusi di sostanze nocive. Il quadro clinico generale era già gravemente compromesso – come emerso dall’analisi su cuore, reni, polmoni – ma è sul consumo di psicofarmaci che adesso si concentrano le attenzioni degli inquirenti.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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